la mostra

Sgarbi presenta Barbella: «Narratore dell’Abruzzo»

Il critico inaugura l’esposizione dedicata all’artista teatino: 61 schizzi e 33 sculture raccolte a Villa Urania a Pescara

PESCARA. Si è aperta oggi al pubblico a cura del Museo Fondazione Paparella di Pescara la mostra “Dall’idea alla forma Costantino Barbella: 61 schizzi e 33 sculture”, dedicata al genio scultoreo dell’artista teatino Costantino Barbella (1852-1925). L’esposizione è stata inaugurata ieri per la stampa e per le autorità alla presenza del critico d’arte Vittorio Sgarbi, il quale, oltre ad aver dedicato un saggio alla figura dell’artista pubblicato nel catalogo della mostra, ha anche illustrato i motivi per cui Barbella è da ritenersi un grande scultore: «Il mio rapporto con l’arte di Barbella è antico e nel tempo si è rafforzato, tanto che ho scelto di portare alcune tra le sue più belle sculture – penso ad esempio a “La ragazza di Scanno” – all’Expo di Milano, nell’esposizione da me curata del Padiglione Italia. Il pregio più grande di questo artista è quello di aver saputo rendere amichevoli e vicini i soggetti delle proprie opere, restituendo dell’Abruzzo la sua aria di fatica, ma come trasfigurata in poesia e salvezza, e questa importante mostra ce ne dà chiara testimonianza».

E’ stato poi il presidente della Fondazione, Augusto Di Luzio, a spiegare le finalità dell’evento: «Con questa iniziativa abbiamo scelto di proseguire il percorso intrapreso anni fa sulla valorizzazione e sulla diffusione della grande arte abruzzese tra Otto e Novecento. A tal proposito desidero ricordare le mostre sull’Ottocento Abruzzese, quella sui Celommi e infine quella sulla famiglia Cascella: Basilio, Tommaso, Michele e Gioacchino. Non si poteva, dunque, non celebrare anche l’arte di quel grande scultore che fu Costantino Barbella, di cui nel nostro museo abbiamo scelto di far dialogare gli schizzi preparatori alle sue sculture, e le sculture vere e proprie, in una sorta di percorso che va dall’idea alla forma: da qui il titolo della mostra. E non si poteva dimenticare questo artista anche per la sua assidua e attiva partecipazione – con Francesco Paolo Tosti e Gabriele d’Annunzio - al Cenacolo Michettiano di Francavilla al Mare, stagione prodigiosa di produzione artistica e letteraria, a tutt’oggi orgoglio della nostra terra».

Sculture quali “Rancore”, “Canto d’amore”, “Le amiche”, “Noli me tangere” e molte altre da oggi animano le eleganti stanze di Villa Urania, accanto ai disegni di Barbella e alla storica e prestigiosa collezione delle 151 maioliche antiche di Castelli, rafforzando in modo coerente la consapevolezza di come, nei secoli, l’arte abruzzese abbia prodotto capolavori non meno importanti di quelli dei maggiori centri italiani.

La mostra espone opere dell’intera carriera di Barbella, a partire dal 1874 al 1912, a testimonianza di un percorso artistico di altissimo livello, tanto che le sue opere furono acquisite dai più prestigiosi musei del mondo. Nato nel 1852 a Chieti da una famiglia di modesti commercianti, Barbella manifestò sin dalla prima giovinezza la propria vocazione modellando statuette per il presepe, presto notato dal coetaneo Francesco Paolo Michetti, il quale gli fece ottenere di formarsi all’Accademia di Belle Arti di Napoli attraverso un sussidio della provincia di Chieti. A Napoli Barbella si formò dal più grande maestro di scultura del tempo, Stanislao Lista, e con le prime prove e ed esposizioni iniziò a viaggiare in tutto il mondo, affermandosi a livello internazionale. Pur eseguendo occasionalmente statue di maggiori proporzioni, si mantenne fedele alle figure di piccole dimensioni, ai temi del folclore e a scene idilliache raffiguranti contadini abruzzesi, eseguiti con un realismo dal timbro sentimentale, molto vicino allo spirito agro-pastorale delle opere degli amici Michetti e d’Annunzio; nella maturità si cimentò con la ritrattistica e, in Italia, anticipò il Liberty. Morì nel 1925 a Roma afflitto dalla perdita prematura sia della moglie, la baronessa Antonietta Corvi di Sulmona, sia del figlio Bruno.

La mostra sarà visitabile fino al 15 maggio 2016, tutti i giorni, compresi i festivi negli orari 9.30- 12.30 / 16.00-19.30. Biglietti: €6, ridotto e4, visita guidata 1€ cadauno per gruppi di almeno 5 persone. Il catalogo è esclusivamente in vendita al Museo al costo di 15 €. Info fondazionepaparella@gmail.com, 0854223426.

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