Sguardo sul mondo col cinema d’essai dell’Aquila Film Fest 

L'AQUILA. Dai riflettori sulla questione palestinese, alle diverse prospettive individuali, passando per “L'uomo che uccise Don Chisciotte”, il travagliato ultimo film di Terry Gilliam. L’Aquila...

L'AQUILA. Dai riflettori sulla questione palestinese, alle diverse prospettive individuali, passando per “L'uomo che uccise Don Chisciotte”, il travagliato ultimo film di Terry Gilliam. L’Aquila Film Festival torna a proporre la tradizionale rassegna d’essai con sei appuntamenti a ingresso gratuito in programma al palazzetto dei Nobili il giovedì, dal 15 novembre al 20 dicembre.
Un'iniziativa che va un po' a colmare un vuoto nel capoluogo che, dopo il terremoto, non ha mai trovato alternative a strutture come il cinema Massimo, il cinema Don Bosco o l'Imperiale, tuttora non fruibili. Per quegli spazi passavano le principali pellicole d’essai del momento. Si parte, dunque, giovedì prossimo, alle 19.30 con un appuntamento particolare dal titolo “Remix the cinema”. Immaginate di prendere un film, smontare sia la sua traccia video che quella audio, e con quelle immagini e quei suoni ricreare un nuovo montaggio e una nuova colonna sonora. Il risultato è una serata di immagini e musica elettronica per scoprire grandi classici della storia del cinema attraverso un’esperienza nuova e coinvolgente. Protagonisti della serata saranno i professori Massimo Fusillo e Mirko Lino.
Giovedì 22 (tutte le proiezioni prevedono un doppio appuntamento alle 18.30 e alle 21), sarà la volta di “Un affare di famiglia”, fresca Palma d’Oro a Cannes, da molti considerato il miglior film dell’anno in assoluto. Un lavoro di di Hirokazu Kore'eda. Dopo uno dei loro tanti “furtarelli” nei negozi, Osamu e suo figlio s’imbattono in una ragazzina esposta all’addiaccio. Inizialmente riluttante ad accoglierla in casa, la moglie di Osamu accetta di prendersi cura di lei dopo essere stata messa a parte delle difficoltà che è stata costretta ad affrontare. Anche se la famiglia è povera, riuscendo a malapena a fare abbastanza soldi per sopravvivere attraverso i loro piccoli crimini, sembra che tutti riescano a vivere assieme sereni, fino a quando un incidente imprevisto rivela dei segreti che metteranno a dura prova il legame che li unisce. È solo il primo dei cinque film di recente uscita in rassegna.
Giovedì 29 sarà la volta di “Wajib – Invito al matrimonio” della regista palestinese Anne-Marie Jacir, attenta riflessione sulla condizione personale ed esistenziale dei palestinesi di fronte all’eterno conflitto con Israele. La storia è quella di Shadi, un giovane palestinese che ora vive a Roma, lavorando come architetto. Torna nella città natale di Nazareth, a poche settimane dal Natale, allo scopo di aiutare il padre a consegnare gli inviti di nozze della sorella Amal.
Giovedì 6 dicembre in programma propone ancora una pellicola premiata sulla Croisette, “Girl” di Lukas Dhont, dramma queer ispirato ad una storia vera. La settimana seguente spazio a “L’uomo che uccise Don Chisciotte”, il film che Terry Gilliam ha impiegato vent’anni per realizzare, il discusso ultimo capolavoro di uno dei più grandi maestri del cinema mondiale.
Il grande schermo accompagna “le gesta” di Toby, un giovane regista pubblicitario cinico e disilluso, che si ritrova intrappolato dalle folle illusioni di un vecchio calzolaio, convinto di essere il leggendario Don Chisciotte. La chiusura, giovedì 20 dicembre, è lasciata a “Il complicato mondo di Nathalie”, commedia amara francese costruita intorno al personaggio interpretato da Karin Viard, qui una cinquantenne in crisi di mezza età.
Questa rassegna si propone come vetrina di anteprima in vista del ritorno delle attività del L’Aquila Film Festival a gennaio. Un ritorno accompagnato da novità tecniche in grado di migliorare il godimento delle proiezioni grazie ai nuovi sistemi di proiezioni e al dolby digital 5.1.
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