Simona Molinari videoclip aquilano per Maldamore 

L’AQUILA. Le porte dell'ex ospedale psichiatrico di Collemaggio tornano a svelare dei fiori nascosti. In aprirle, stavolta, sono i ritmi latini di Simona Molinari in un video clip diretto, montato e...

L’AQUILA. Le porte dell'ex ospedale psichiatrico di Collemaggio tornano a svelare dei fiori nascosti. In aprirle, stavolta, sono i ritmi latini di Simona Molinari in un video clip diretto, montato e post-prodotto da suo fratello Massimo, con l'aiuto alla regia di Stefano Ianni, la fotografia di Francesco Colantoni, le scenografie di Mardin Nazad (coadiuvata da Vittoria Giampaolini e Daniele De Santis), i costumi di Jessica De Martino e le coreografie di Alessio Colella. Un team tutto aquilano, dunque, ad accompagnare Maldamore, il nuovo singolo di Simona Molinari che anticipa il nuovo progetto di inediti della cantante. La canzone, scritta in collaborazione con la cantautrice toscana Amara, è stata registrata a Roma nel quartier generale dell’Isola Degli Artisti, mentre le sessioni della big band e il missaggio sono stati effettuati a New Orleans. «Cosa è l’amore?», scrive la cantautrice aquilana. «In ogni momento della vita me lo sono chiesto e ogni volta avrei dato una definizione diversa. Nella canzone non c’è la mia definizione di oggi, ma la presa di coscienza che molto spesso fino ad ora ho chiamato amore ciò che in realtà era semplicemente: mal d’amore». Il video è stato prodotto da Climax Studio, la nuova azienda dello stesso Massimo Molinari, che si è occupata di organizzare tutto il progetto, contattare tutte le maestranze artistiche e curare tutta la gestione delle risorse, dai permessi, alla sistemazione, pulizia e elettrificazione delle strutture abbandonate utilizzate. «Sarebbe bello che L'Aquila rivalutasse alcuni di questi spazi distrutti e abbandonati come piccoli o grandi spazi culturali su cui investire», spiega il regista. «Nel caso specifico di questo progetto l'emozione più grande è stata quella di rivedere tornare in vita questo spazio. Per me è stato come avere dei veri e propri “studios” a L'Aquila da poter sfruttare come set naturali per 5 giorni, un po’ come avere gli studi di Cinecittà sotto casa, solo molto più piccoli. Un'idea in linea con il progetto della Film Commission che le recenti normative stanno concretizzando. La mia scelta di rimanere qua e investire su L'Aquila pone le sue radici proprio su questo concetto di rendere L'Aquila una città che abbia un' attrattiva nazionale anche sotto il profilo cinematografico». Molinari si è diplomato nel 2015 al Centro sperimentale di cinematografia e ha lavorato come regista e filmmaker indipendente per diversi anni, durante i quali ha girato documentari, spot tv, videoclip e pubblicità a livello nazionale ed internazionale, spesso curando tutte le fasi lavorative autonomamente. Al video hanno partecipato parecchie figure locali, tra ballerini e attori e hanno aderito con entusiasmo anche aziende private come i parrucchieri Academy, con Alessandro Conversi. «Per noi la sfida è stata utilizzare questi spazi, trasformando le scene in un ambiente suggestivo e grottesco allo stesso tempo», commenta la scenografa Mardin Nazad. Anche lei si riconosce tra le scene, insieme a Sebastiano Santucci e al musicista Marco Rotilio.
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