dal 2018 

Ultimo tango a Parigi e Dillinger tornano restaurati nelle sale

ROMA. Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci, Non c'è pace tra gli ulivi di Giuseppe De Santis, Dillinger è morto di Marco Ferreri, sono i primi film che arriveranno in sala nel 2018 nella...

ROMA. Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci, Non c'è pace tra gli ulivi di Giuseppe De Santis, Dillinger è morto di Marco Ferreri, sono i primi film che arriveranno in sala nel 2018 nella versione restaurata dalla Cineteca nazionale, grazie alla nuova distribuzione Csc (Centro sperimentale di cinematografia) Production/Distribution. È solo una delle novità annunciate dal Centro sperimentale di cinematografia. Fra le altre una nuova sede romana che si aggiunge a quella storica su via Tuscolana; una nuova sala cinematografica, e una quinta sede regionale (dopo quelle a Milano, Torino, L'Aquila e Palermo) con corso di studi triennale dedicato al restauro. «Restaurare un film costa in media 100 mila euro, vogliamo dare al pubblico la possibilità di vedere queste opere», spiega il presidente del Centro sperimentale, Felice Laudadio.« Il trailer con i film di Csc Production/Distribution verrà presentato alle Giornate di Sorrento per gli esercenti, così da definire i tempi di arrivo in sala, si può ipotizzare aprile - maggio».
Sono già a buon punto le trattative «per distribuire anche la versione restaurata di Miseria e nobiltà» e «ci apprestiamo a restaurare nel 2018 Acciaio di Walter Ruttman (1933), Italiani brava gente di Giuseppe De Santis, Fumo di Londra di Alberto Sordi». Tra gli altri titoli di cui si effettuerà il restauro: Ossessione di Luchino Visconti, Good Morning Babilonia dei fratelli Taviani, tutto Dario Argento per il 2019 e tutto Federico Fellini per il 2020, in occasione del progetto per il centenario della sua nascita. Il Centro sperimentale lancia anche un nuovo sito e un nuovo logo ideato da Romana Nuzzo con la supervisione di Maurizio Nichetti (direttore della sede milanese del Csc), accompagnato da una sigla creata ad hoc da Nicola Piovani.
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