A giudizio per truffa all'Inps

Il pm: «Ha incassato le pensioni dei genitori morti»

L'AQUILA. Un aquilano di 44 anni è stato rinviato a giudizio con l'accusa di avere riscosso le pensioni dei genitori benchè fossero deceduti da diverso tempo. Sotto accusa per truffa aggravata c'è Stefano Valente.

In particolare l'imputato è accusato di aveve omesso di comunicare all'Inps, ente erogatore delle pensioni, dei decessi dei suoi genitori: il padre, infatti, morì il 12 gennaio 2008 e la madre il 19 marzo del 2009.  Stefano Valente, secondo le accuse, in qualità di delegato dai genitori dell'attività di riscossione degli assegni pensionistici, si sarebbe impossessato complessivamente di oltre 6500 euro tra febbrario 2008 e marzo 2009 per quanto riguarda gli assegni del padre e di una cifra di circa 340 euro per la madre. 

Il magistrato, nel corso del procedimento gli ha contestato il reato di truffa con l'aggravante del fatto commesso ai danni di un ente pubblico.  Le indagini, dopo una segnalazione fatta dal personale dell'Inps, sono state fatte dalla sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza che ha acquisito la documentazione e che poi ha inviato le risultanze alla procura visto che i conti non tornavano.

Non si è trattato di indagini particolarmente complesse visto che la maggior parte delle risultanze poggiavano su atti cartacei di facile verifica.  Ieri, dunque, si è svolta l'udienza preliminare al termine della quale il giudice, Giuseppe Grieco ha disposto il rinvio a giudizio per l'accusato.

Il processo si svolgerà davanti al tribunale in composizione collegiale il 12 novembre prossimo occasione nella quale l'imputato potrà spiegare le sue ragioni. Nelle fasi preliminari il giovane accusato è stato assistito, di ufficio, dall'avvocato Ferdinando Paone.  Ieri, sempre nel corso delle udienze preliminari, sono state aggiornate ad altra date altre cause.

Una di queste riguardava una morte sospetta in ospedale con dei medici indagati per omicidio colposo. Si doveva provvedere alla nomina di un perito ma questo non è stato possibile per motivi tecnici.  Le parti, dunque, saranno riconvocate per una nuova udienza.

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