A settembre Onna avrà la prima nuova casa

Sarà ricostruita dai tedeschi. E spunta un campus universitario

L’AQUILA. Una notte di dolore ma anche di speranza. Quaranta tocchi di campana alle 3,32 della notte fra il 5 e il 6 aprile hanno sottolineato la lettura dei nomi di chi un anno fa ha perso la vita sotto le macerie. Onna, paese completamente distrutto dal sisma, ora cerca di guardare alla ricostruzione.

Alle 4,45 di ieri mattina a Onna sono cominciati i lavori per la realizzazione del centro di aggregazione socio-culturale “Casa Onna”, che sorgerà grazie a donazioni tedesche. La prima pietra é stata posta dall’ambasciatore tedesco in Italia, Michael Steiner. Il centro civico “Casa Onna” sarà costruito in sei mesi all’ingresso del paese, sul posto dove, negli anni Cinquanta del secolo scorso era stata realizzata la scuola elementare e sarà il luogo di aggregazione sociale degli onnesi (ci saranno la sede della Pro loco, la sede della Onna Onlus, il centro anziani e un auditorium).

L’opera costerà oltre 1,3 milioni di euro messi insieme dalla municipalità di Rottweil, da Wolkswagen, Deutsche Bank, UniCredit, ThyssenKrupp, E.on, la Baviera e privati. Il progetto é stato realizzato, gratuitamente, dallo studio di architettura veneziano di Giovanna Mar, ed é stato concordato con gli abitanti di Onna e il Comune dell’Aquila. Sarà realizzato dall’impresa Caron, vincitrice di una gara a licitazione privata. Steiner, che ha sottolineato la «dignità e la compostezza degli onnesi», aveva istituito due mesi fa la Fondazione senza scopo di lucro “’Erdbebenhilfe fuer Onna” per amministrare tutte le donazioni raccolte dall’ambasciata tedesca e assicurare finanziamenti trasparenti ai progetti di aiuto dei tedeschi per Onna. Alla cerimonia hanno partecipato anche rappresentanti di Regione, Provincia dell’Aquila, Comune dell’Aquila, il Borgomastro Capo di Rottweil - città gemellata con L’Aquila - Ralf Bross, e l’ad di Volkswagen Italia Giuseppe Tartaglione.

L’interesse dell’ambasciata tedesca per Onna è nata nel segno della storia. Infatti nel giugno del 1944 l’esercito tedesco in ritirata si era reso tragico protagonista di una strage: 17 vittime e paese distrutto. Oggi i tedeschi sono tornati a Onna per ricostruire il paese e lo stanno facendo anche con una serie di studi che consentiranno di preparare il cosiddetto masterplan che è già a buon punto e presto sarà sottoposto all’attenzione del Comune. La posa della prima pietra di casa Onna si è svolta al termine di una lunga notte iniziata alle 21 del 5 aprile con una veglia di preghiera. Alle 2,30 il parroco don Cesare Cardozo ha celebrato la santa Messa dopo la quale sono stati suonati i 40 tocchi di campana per ricordare le vittime del sisma. E’ poi partita una fiaccolata dentro il paese distrutto e anche lì sono state ricordare le persone decedute un anno fa.

Ieri pomeriggio sempre a Onna si è svolto un convegno sul rischio sismico (molto apprezzata la relazione del professor Gianfranco Totani che ha suggerito anche quali modalità di ricostruzione possono essere adottate per rifare i centri storici). Fra una sessione e l’altra del convegno si è svolta la presentazione del volume «l’asilo di Onna nel progetto di Giulia Carnevale» alla quale ha preso parte anche il sottosegretario Guido Bertolaso il quale ha parlato di Onna come di un vero e proprio laboratorio del post sisma, dove si sono verificati molti fatti positivi ma dove c’è stata anche la dimostrazione di come la burocrazia può bloccare lavori fondamentali per la comunità (il riferimento è stato al ponte di Onna, trenta metri circa, che il Comune dell’Aquila non riesce a ricostruire).

Maria Teresa Letta presidente della Croce Rossa ha annunciato che anche grazie all’associazione «Giulia Carnevale» fondata dai genitori della ragazza scomparsa all’Aquila il sei aprile, realizzerà proprio a Onna un villaggio per studenti (moduli abitativi provvisori) che potranno ospitare 120 ragazzi e che Giulio Carnevale (il papà di Giulia) vuole consegnare entro il primo agosto all’Adsu, Azienda per il diritto allo studio universitario, che la gestirà. Il campus universitario sorgerà alla immediata periferia di Onna nella zona dove c’è anche il depuratore del Nucleo industriale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA