Abruzzo, consegnati al Comune di Scurcola i beni confiscati alla banda della Magliana

La sentenza della Corte di Cassazione diventa esecutiva. Gli investimenti in Abruzzo di Enrico Nicoletti, considerato il cassiere dell'organizzazione, saranno utilizzati per un centro di educazione ambientale

SCURCOLA MARSICANA. Erano il frutto dei guadagni illeciti della banda della Magliana, diventeranno un centro di educazione ambientale. I beni acquistati in Abruzzo da Enrico Nicoletti, ritenuto il cassiere dell'organizzazione che negli anni '80 seminò il terrore a Roma, sono stati consegnati al Comune di Scurcola Mariscana. Si tratta di due immobili e un terreno di 6 mila metri quadri confiscati da anni. Dopo il decreto emesso dal Tribunale di Roma, sezione misure di prevenzione, divenuto definitivo con sentenza della Corte di Cassazione, le proprietà della banda sono di esclusiva proprietà del Comune marsicano.

La destinazione finale, su istanza dell'amministrazione comunale inoltrata all'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, prevederà la realizzazione di un “Centro di educazione ambientale e per la formazione sui temi della cittadinanza e della legalità”. Il provvedimento è stato già notificato al Comune ed è già esecutivo.

Le strutture intestate a Enrico Nicoletti, secondo i progetti della Banda, dovevano servire a realizzare un allevamento di conigli con tanto di strutture per posizionare le gabbie.  La concessione edilizia non venne mai approvata e oltre venti anni fa l'appezzamento di terra e le strutture finirono sotto sequestro.

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