Abuso d’ufficio a Scanno, il pm: vanno processati ex sindaco e 2 assessori

Le accuse fanno riferimento a una delibera con cui sindaco e giunta autorizzarono l’ufficio tecnico ad assegnare a un pool di tecnici esterni il progetto per i lavori di rifacimento della pavimentazione del centro storico

SCANNO. È finita con la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm l’inchiesta che vedeva indagati per abuso d’ufficio l’ex sindaco di Scanno, Angelo Cetrone, e due componenti della sua giunta. L’udienza in cui il gup deciderà se mandare a processo o prosciogliere l’ex sindaco del centrodestra e gli assessori Roberto Nannarone e Corrado Forestieri, si terrà il prossimo 28 marzo. Le accuse fanno riferimento a una delibera con cui sindaco e giunta autorizzarono l’ufficio tecnico ad assegnare a un pool di tecnici esterni al Comune, il progetto per procedere ai lavori di rifacimento della pavimentazione del centro storico. Lavori per un importo di 625mila euro. Progetto che è stato approvato pochi giorni prima delle consultazioni amministrative del 2008. In particolare, secondo le accuse, l’ufficio tecnico del Comune di Scanno, naturalmente su indirizzo politico dell’amministrazione, diede incarico a uno studio privato di redigere un progetto che era già stato elaborato dai tecnici comunali, giustificando la decisione con il fatto che doveva essere elaborata una variante al progetto originale. Uno dei tre professionisti del pool esterno era Tancredi Rossicone, professionista che aveva rapporti di lavoro col sindaco Cetrone. Una scelta che ha comportato per la collettività una spesa di 64mila euro che potevano essere risparmiati se il progetto fosse stato elaborato dall’ufficio tecnico visto che, secondo le testimonianze degli addetti ai lavori, il personale comunale era in grado di poterlo fare. Parallelamente all’inchiesta penale ne è stata attivata un’altra alla Corte dei conti con una richiesta risarcitoria nei confronti dei tre ex amministratori. A sollecitarla il sindaco Patrizio Giammarco, dimissionato da qualche mese, che fu eletto al posto di Cetrone. In una lettera inviata alla procura della Corte dei conti, Giammarco ha chiesto ai giudici contabili di verificare se nel comportamento del suo predecessore potessero essere ravvisati gli estremi del danno erariale. (c.l.)

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