Abuso d'ufficio, chiesto il processo per l’ex sindaco di San Benedetto

Nei guai per l'affidamento lavori. Imputato anche il segretario comunale

AVEZZANO. Affida dei lavori in paese alla ditta di proprietà del vicesindaco e ora rischia di essere rinviato a giudizio insieme al segretario comunale. Paolo Di Cesare, ex primo cittadino di San Benedetto dei Marsi, è imputato del reato di abuso d'ufficio per aver affidato il 29 dicembre del 2010 alcuni interventi per la manutenzione del mando stradale alla ditta "Santilli edilizia" di Carlo Filippo e Americo Emidio Santilli, quest'ultimo all’epoca vicesindaco del paese. Secondo il pubblico ministero, Guido Cocco, Di Cesare ha violato le norme vigenti in materia, in particolare l'articolo 323 del Codice penale, non tenendo conto dell'incompatibilità del vicesindaco e della nota della Prefettura dell'Aquila del 15 novembre 2010 nella quale si segnalava l’incongruenza. Oltre all'ex primo cittadino la vicenda giudiziaria riguarda anche Maria Perrotta, segretario comunale perché in qualità di pubblico ufficiale non ha denunciato all'autorità giudiziaria l'affidamento dei lavori da parte del sindaco alla ditta del suo vice. Parte lesa, invece, è Marco Passante, ex consigliere comunale e sfidante del primo cittadino Di Cesare prima alle elezioni del 2008 e poi al ballottaggio seguito alla sentenza del Tar del 2010. In qualità di capogruppo, infatti, chiese al sindaco Di Cesare gli atti del procedimento amministrativo in questione senza avere però risposte in merito. Le parti dovranno comparire davanti al giudice il 12 novembre, giorno in cui è stata fissata l'udienza preliminare. (e.b.)

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