Abuso d'ufficio, Poeta a giudizio

Distrutti i bollettari delle multe, coinvolto ex comandante dei vigili

PESCASSEROLI. Avrebbe distrutto i bollettari delle multe cancellando anche tutti i dati relativi alla gestione economica dei parcheggi pubblici dal computer del Comune. Accuse che la procura ha contestato all'ex comandante della polizia municipale di Pescasseroli, Alessandro Poeta.

Ieri, al termine dell'udienza preliminare che si è tenuta nel tribunale di Sulmona è stato rinviato a giudizio per abuso d'ufficio. Con lui, è coinvolto nella vicenda giudiziaria anche Giuseppe Stefani, il rappresentante legale della Elidor Srl, la società che gestiva i parcheggi degli impianti di risalita di Pescasseroli, il quale dovrà rispondere del reato di appropriazione indebita per non aver versato nelle casse comunali la percentuale che spettava all'ente sugli incassi. La prima udienza del processo è stata fissata al prossimo 27 marzo.

Accuse pesanti quelle rivolte nei confronti dell'ex comandante che si aggiungono alla sentenza di condanna arrivata dalla Corte dei Conti che ha richiesto a Poeta, e naturalmente alla Elidor, il pagamento di 27mila euro per il danno erariale causato nei confronti del Comune di Pescasseroli.

Sono tre le contestazioni fatte dalla procura nei confronti dell'ex comandante dei vigili e tutte relative al periodo che va dal 2006 al 2008.

La prima riguarda l'occultamento e la distruzione di almeno 100 avvisi di accertamento sui 551 rilevati dagli ausiliari della Elidor. La prima riguarda il mancato pagamento del ticket relativo alla sosta sui parcheggi pubblici, sulla mancata esposizione del tagliando da parte dei proprietari delle automobili parcheggiate. Comportamento che avrebbe procurato al Comune un danno stimato attorno ai 13mila euro per il mancato incasso delle violazioni. Il comandante doveva inoltre vigilare sul rispetto della convenzione stipulata dal Comune sempre con la Elidor chiamata a versare settimanalmente il 51 per cento degli incassi relativi ai parcheggi. Cosa che non sarebbe mai avvenuta.

Come sarebbe stata omessa dal comandante la riscossione della fidejussione di 5mila euro che la Elidor ha rilasciato all'ente a titolo di cauzione per la gestione del servizio.

A Stefani viene invece contestato il reato di appropriazione indebita per non aver versato nelle casse comunali quasi 11mila euro per il periodo da dicembre 2006 a marzo 2007 e circa 7 mila euro da dicembre 2007 a marzo del 2008.

Insomma, il Comune che nella vicenda giudiziaria è difeso dall'avvocato Roberto Saltarelli, nel biennio 2006-2008 non avrebbe incassato nemmeno un centesimo dalla gestione dei parcheggi sul piazzale degli impianti di risalita a fronte dei 45mila euro finiti nelle casse comunali prima dell'esternalizzazione del servizio.

Una vicenda giudiziaria destinata, dunque a far discutere tra i residenti di Pescasseroli. (c.l.)

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