Accord Phoenix, l’operazione va avanti

Il sindaco e l’ex deputato Lolli hanno incontrato l’azionista di maggioranza. C’è la fidejussione

L’AQUILA. Potrebbe partire a fine novembre la riqualificazione del personale che sarà assunto dall’Accord Phoenix, l’azienda che intende insediarsi nel polo elettronico. I tempi si sono dilazionati, ma l’operazione va avanti e il sindaco Massimo Cialente e l’ex onorevole Giovanni Lolli hanno incontrato l’azionista di maggioranza dell’Accord, di origini indiane, che ha rassicurato sulla presenza di cinque banche, tra italiane e straniere, disposte a firmare la fidejussione per i 30 milioni che spettano all’azienda. Nel frattempo, la Regione sta collaborando per velocizzare il rilascio dell’autorizzazione necessaria per l’attivazione del sito, che produrrà rifiuti speciali. Notizie che hanno moderatamente rassicurato i sindacati, durante l’assemblea degli ex dipendenti del polo elettronico, che si è svolta ieri nella sede della Uil. «Un’assemblea molto partecipata», ha detto Clara Ciuca della Uilm, «che è servita per informare i lavoratori sullo stato di avanzamento del progetto. Intanto, Giovanni Lolli ha spiegato che ci sono le garanzie bancarie chieste da Invitalia per l’erogazione del contributo pubblico, pari a 20 milioni. In una decina di giorni, questo aspetto potrebbe essere chiuso. La Regione sta completando le procedure per il rilascio dell’autorizzazione legata alla produzione di rifiuti speciali. E a fine novembre dovrebbe partire, in Germania, la formazione sui macchinari da utilizzare, destinata ai primi 15 lavoratori. Ci sarà quindi un passaggio a Confindustria, per verificare con i sindacati l’attuazione del piano industriale e le fasi di ricollocamento del personale. L’Accord sta cercando di acquistare anche l’area di proprietà della Finmek, per 7mila metri quadrati, in modo da disporre di uno spazio complessivo di 16mila metri quadrati. Alle iniziali 134 assunzioni, potrebbero quindi aggiungersene altre.

Romana Scopano

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