Accord promette 132 assunzioni

Vertice in città con l’azionista di maggioranza indiano, ma l’iter burocratico è da definire

L’AQUILA. Primo tavolo sindacale dedicato all’operazione con cui l’Accord Phoenix intende insediarsi all’interno del polo elettronico. I vertici dell’azienda, compreso l’azionista di maggioranza di origini indiane Ravi Shankar, hanno incontrato nella sede di Confindustria i rappresentanti sindacali, alla presenza del sindaco Massimo Cialente e dell’ex parlamentare Giovanni Lolli, che finora hanno portato avanti le trattative. È stato confermato il via libera al progetto da parte di Invitalia – il che significa che l’Accord potrà beneficiare di un contributo di 20 milioni attinti ai fondi Cipe – e sono stati annunciati tempi stretti per la conclusione delle ultime procedure burocratiche, compresa la valutazione d’impatto ambientale che spetta alla Regione. Una volta che tutte le carte saranno in regola bisognerà iniziare i lavori di ristrutturazione e adeguamento degli spazi, nell’ex Italtel, che ospiteranno il nuovo sito, che si occuperà di smaltimento di rifiuti elettronici. Andranno poi installati i macchinari e dovrà essere avviata la formazione del personale da ricollocare, selezionato tra gli ex lavoratori del polo elettronico. Dopo i tanti annunci dei mesi scorsi, il tavolo non si è invece sbilanciato su un’eventuale data di apertura della fabbrica e di partenza dell’attività produttiva. Nei prossimi tavoli, che su richiesta dei sindacati saranno aperti anche a Regione e nucleo industriale, si cominceranno a mettere nero su bianco i numeri del piano industriale.

«I vertici dell’Accord», ha spiegato il segretario provinciale della Uilm Clara Ciuca, «hanno confermato le cifre delle prime assunzioni: si tratta di 112 dipendenti diretti e 20 indiretti, distribuiti inizialmente su due turni di lavoro, che potranno poi anche essere ampliati. Secondo l’ingegnere Shankar, azionista di maggioranza, l’attività da mettere in campo, e cioè lo stoccaggio e lo smaltimento di rifiuti elettronici da computer, cellulari e simili, ha già un mercato molto vasto e dinamico. C’è quindi la volontà di partire al più presto, non appena saranno chiuse tutte le procedure burocratiche. Nei prossimi giorni convocheremo un’assemblea con tutti i lavoratori interessati, per riferire l’esito del primo tavolo sindacale. Intorno a quest’operazione c’è molta attesa, visto che si parla dell’arrivo di tanti posti di lavoro in un territorio dove invece molte aziende chiudono o mettono in cassa integrazione. E la prima impressione, dal confronto coi vertici aziendali, è stata per noi positiva. Tutte le trattative», ha concluso Ciuca, «saranno comunque seguite con la massima attenzione». L’operazione Accord Phoenix è difesa a spada tratta da Cialente e Lolli, nonostante le polemiche e i dubbi che ne stanno accompagnando il percorso: non da ultimo, anche il presidente della Regione Chiodi si è riservato una verifica sul progetto, che prevede un investimento da parte dell’azienda di 40 milioni, a fronte di un finanziamento pubblico di 20. L’azienda, oltre agli spazi affittati dal Comune, è interessata anche ai locali, circa 7000 metri quadrati, di proprietà ex Finmek, ma su cui è in atto un contenzioso tra la stessa Finmek e il consorzio del nucleo industriale. Argomento non toccato ieri. Il commissario del nucleo Di Marzio si è detto disponibile a fare un passo indietro, se l’insediamento Accord andrà a buon fine.

Romana Scopano

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