«Accuse fondate solo su labili indizi»

Le difese pronte a dare battaglia in aula: impossibile credere in una sentenza di condanna

L’AQUILA. «Un procedimento fondato solo su labili elementi indiziari e deduzioni che non consentiranno certo di arrivare a una sentenza di colpevolezza». Lo afferma l’avvocato Massimo Carosi, che difenderà nel processo del primo giugno del prossimo anno l’imprenditore Luigi Palmerini, accusato di turbativa d’asta. «La sua sola colpa», ribadisce, «è paradossalmente quella di aver partecipato a una gara dalla quale è stato poi escluso». Anche l’avvocato Antonio Milo, del Foro di Avezzano, pur rispettando la scelta del gup, si rammarica della decisione sul suo assistito, l’imprenditore Domenico Contestabile. «Si tratta di un imprenditore che, tra l’altro», dice il legale, «faceva parte della white list al quale viene contestato di aver concorso nella turbativa facendo un’offerta concordata con altro imputato. Il fatto è che il mio assistito non ha mai presentato alcuna offerta». Critico anche l’avvocato Gianluca Totani, presidente della Camera penale, anche se qui interviene nella sola veste di difensore del funzionario comunale Carlo Cafaggi, che è stato prosciolto. «Questa inchiesta», dice, «ha tenuto sulle spine e alla ribalta delle cronache per tre anni il mio assistito, per delle contestazioni che non poteva nemmeno commettere». Tutti gli avvocati, inoltre, hanno evidenziato come la Procura abbia seguito un percorso insolito: un iniziale avviso di conclusione delle indagini cui ne è seguito un altro con il doppio degli indagati. Gli stessi componenti del collegio difensivo, inoltre, evidenziano come la stragrande maggioranza dei reati contestati si prescriverà in meno di un anno e non per colpa delle difese. Il procedimento, del resto, subirà un ulteriore rallentamento per il fatto che la posizione dell’imputato Leoncini, assistito dall’avvocato Ubaldo Lopardi, è stata stralciata e verrà discussa all’inizio del prossimo anno. Nel processo il Comune dell’Aquila potrà costituirsi, visto che il pm lo ha individuato come parte lesa. Del collegio difensivo fanno inoltre parte gli avvocati Lanfranco Massimi, Vincenzo Calderoni, Massimo Manieri, Francesco Valentini, Francesca Caccia, Luca Ercole, Marco Castellani, Claudio Verini, Mauro D’Aroma, Roberto Tinari, Federico Di Giovanni, Daniela De Santis. Titolari dell’inchiesta i pm Simonetta Ciccarelli e Antonietta Picardi.

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