Acqua potabile, vigili a caccia di sprechi

Nel mirino chi l'usa per lavare auto e chi innaffia i giardini e gli orti. Intervento sollecitato dalla Saca Previste multe da 25 a 500 euro. Ma restano alte le perdite della rete

SULMONA. Tempi duri per chi ha la cattiva abitudine di innaffiare le piante del giardino o di lavare la propria auto con acqua potabile. Da ieri la polizia municipale ha iniziato una serie sistematica di controlli per scovare i trasgressori, con un occhio particolare alla zona delle frazioni pedemontane, dove pare che i casi di improprio utilizzo della risorsa idrica siano più frequenti. A sollecitare l'intensificazione della vigilanza del corpo di polizia municipale è stata la Saca, in considerazione del momento di carenza di acqua che il territorio, complice il caldo di questi giorni, sta vivendo.

A pesare sulla già ridotta disponibilità di acqua potabile che si ripropone col periodo estivo, sono però anche le perdite che si verificano in più punti della condotta idrica. Decine le segnalazioni di utenti che lamentano guasti al sistema e che da tempo aspettano di essere sistemati. Così, se da un lato, la Saca, giustamente, sollecita l'avvio di un periodo più intenso di controlli per evitare che un bene prezioso quale l'acqua, soprattutto se potabile, venga impiegata per usi impropri, dall'altro si registrano anche diversi guasti alle condotte del territorio peligno e non solo che certo non aiutano a risolvere il problema dell'emergenza idrica. Guasti che però tardano anche ad essere riparati.

Dalla società che si occupa della gestione dell'acqua fanno sapere che provvederanno a una soluzione più rapida ed efficiente possibile dei problemi. «Tutte le segnalazioni di guasti che ci arrivano», spiega dalla Saca Massimo Sciaruto, «vengono registrate e immesse nei computer in modo tale da provvedere alla loro risoluzione, affidando il lavoro o alla nostra squadra o a ditte esterne a seconda del tipo di intervento necessario». Quanto alla “lotta dura” a chi usa l'acqua potabile in maniera impropria, Sciaruto spiega che «a fronte della situazione di grave carenza idrica in cui ci troviamo, abbiamo invitato i vigili ad un maggiore controllo proprio per evitare sprechi».

Le zone che saranno messe maggiormente sotto controllo, come spiegano dalla sezione di polizia municipale di Sulmona, sono le frazioni, Marane e Badia in particolare. Sembra infatti che proprio in queste zone si verifichino i maggiori “sprechi” e l'acqua potabile venga utilizzata con maggior frequenza in maniera “impropria”, magari per innaffiare le piante dei giardini e i numerosi piccoli orti o, addirittura, per lavare le auto.
Ieri mattina sono iniziati i primi controlli nelle zone. Le sanzioni previste per utilizzo abusivo di acqua potabile vanno dai 25 ai 500 euro. Forse un po' troppo poco, sostiene qualcuno alla Saca, considerando che spesso viene applicato proprio il minimo, per convincere i “peccatori incalliti” a utilizzare correttamente una risorsa così preziosa, e in estate anche così limitata, come l'acqua.