Aggredisce la moglie Il giudice lo caccia di casa

Nei guai un uomo accusato di percosse commesse davanti ai tre figli Altro caso: perseguita coppia di anziani nel condominio: 50enne ai domiciliari

L’AQUILA. Un uomo di circa 40 anni, del quale non vengono fornite le generalità per tutelare i figli minorenni, è stato allontanato dalla famiglia con un provvedimento del giudice dopo le indagini della polizia. Il reato contestato è quello di maltrattamenti in famiglia, che prevede una pena massima di cinque anni in caso di colpevolezza e sanzioni ancora più pesanti in caso di fattispecie più gravi. L’accusato, dedito all’abuso di alcol, fin da dicembre dello scorso anno ha sottoposto la moglie a minacce, ingiurie, insulti e percosse, spesso seguite da lancio di oggetti, azioni commesse anche alla presenza dei tre figli minorenni della coppia. La donna più volte è stata costretta a farsi medicare al pronto soccorso senza avere la forza, per timore o vergogna, di denunciare il caso. Poi, spaventata dopo l’ennesima lite, ha trovato il coraggio di chiedere l’aiuto della polizia. Un provvedimento drastico ma, come è noto, quello dei maltrattamenti in famiglia è uno dei reati dove l’attenzione delle forze dell’ordine e della Procura è assai alto, anche per prevenire episodi gravissimi che sono già avvenuti a livello nazionale.

Appena una settimana fa la Volante era intervenuta a Coppito per una lite per gelosia, tra un uomo e la sua giovane convivente che aveva ricevuto parole non proprio rassicuranti. In questo caso le indagini sono state fatte dalla squadra Mobile. L’uomo, entro dieci giorni, avrà l’opportunità di essere ascoltato dallo stesso giudice.

La polizia è intervenuta, inoltre, per un’altra vicenda avvenuta in un condominio. E non meno allarmante.

Infatti, sempre il giudice per le indagini preliminari, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare con arresti domiciliari a carico di un 50enne cui è stato applicato il braccialetto elettronico. L’uomo si è reso responsabile di maltrattamenti, attraverso percosse e lesioni, oltre che di atti persecutori, nei riguardi di una coppia di anziani in precario stato di salute.

L’azione persecutoria, secondo quanto riferisce la polizia, è scaturita da problemi di natura condominiale. L’uomo, dunque, potrà restare nel condominio, ma non avrà la possibilità di uscire di casa. La polizia non ha fornito le generalità del sospettato.

Le indagini sono state fatte dalla squadra Mobile diretta da Gennaro Capasso e dalla squadra Volante diretta da Roberto Mariani.

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