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Aiuti ai disabili, confronto in municipio

AVEZZANO. Continua il braccio di ferro tra il Comune e due famiglie avezzanesi con in casa un disabile grave. Ieri mattina, Eugenio Mascaretti, 59enne esodato delle Poste, marito di Ivana Andreozzi,...

AVEZZANO. Continua il braccio di ferro tra il Comune e due famiglie avezzanesi con in casa un disabile grave. Ieri mattina, Eugenio Mascaretti, 59enne esodato delle Poste, marito di Ivana Andreozzi, da anni costretta sulla sedia a rotelle, e Angelo Maceroni, marito di Silvia Ranieri, di 57 anni, da nove su una carrozzella sono stati ricevuti dall’assessore alle politiche sociali Patrizia De Michelis e dalla dirigente di settore Maria Laura Ottavi. Il Comune, uniformandosi alla legge regionale che disciplina il fondo sociale, ha fissato a nove ore il massimo dell’assistenza che offre ai disabili tramite una cooperativa che fa visite domiciliari ma allo stesso tempo ha offerto la possibilità alle famiglie di usufruire di un “assegno di cura”, quantificabile a seconda del reddito Isee e di altri valori discrezionali. Mascaretti e Maceroni rifiutano l’opzione dell’assegno. «Con un assegno di 5/600 euro», commenta Mascaretti, «non riusciremmo ad assumere una badante che possa offrirci servizi qualificati come quelli della cooperativa Saps, che finora ci ha messo a disposizione il Comune e noi a casa siamo soli: se la badante presa privatamente dovesse assentarsi, non potremmo sostituirla». Il Comune risponde: «Nessun taglio sul sociale. Su 33 comuni della comunità montana, Avezzano è l’unico che offre ancora servizi ai disabili, gratuitamente».

Magda Tirabassi

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