Al lavoro 22 migranti per ripulire strade, giardini e fognature

Il progetto pilota è stato siglato tra Comune e Casa Santa Iommi: «Quello dei profughi è un impegno volontario»

SULMONA. Sono al lavoro da ieri i 22 migranti che dovranno occuparsi di mantenere pulite strade, giardini e fogne grazie al progetto pilota avviato da Comune e Casa Santa dell’Annunzata. Il protocollo, siglato a novembre 2015 e mai attuato, arriva alla sua fase operativa, proprio a 24 ore dal post della discordia del commissario reggente della Giostra cavalleresca. Maurizio Antonini aveva scritto sulla sua pagina Facebook di mandar via i migranti dagli hotel per ospitarci gli sfollati del terremoto nel Reatino. Dopo poche ore e una valanga di polemiche, però, il commissario ha deciso di cancellare quel commento. Intanto, gli ospiti della struttura di corso Ovidio hanno terminato un breve corso di formazione sui rudimenti del mestiere e hanno cominciato a lavorare come volontari per il decoro e la pulizia della città. Sono 22 i ragazzi coinvolti, tutti dai 18 ai 22 anni, che a titolo gratuito si stanno occupando della sistemazione e della pulizia del verde pubblico, del rifacimento della segnaletica stradale, della pulizia della rete fognaria e di altri interventi di pubblica utilità. Il Comune di Sulmona ha messo a disposizione strumenti e attrezzature necessarie, mentre la Casa Santa ha garantito l’assicurazione e la formazione. «È un progetto che è stato pensato dalla scorsa amministrazione, ma che solo oggi viene attuato», interviene il vicesindaco e assessore al Sociale Mariella Iommi. «Quello dei migranti è un impegno volontario. In provincia siamo i primi ad adottare questo protocollo d’intesa che vuol essere un modello anche per le cooperative cittadine. Con loro ci siederemo intorno a un tavolo». Soddisfatto anche il presidente dell’Ipab Casa Santa, Dario Recubini. «Mi complimento con quest’amministrazione per la velocità delle operazioni che hanno permesso l’attivazione della convenzione», rimarca. «Mi permetto di ricordare che la presenza dei migranti porta lavoro alla gente del posto». Tra gli educatori c’è Paolo Giorgi, che da anni segue i migranti nel loro percorso di socializzazione, a ricordare che «per gli uomini l’accoglienza è un dovere». Sulla stessa scia la consigliera comunale Roberta Salvati che aveva seguito il progetto fin dall’inizio. I migranti sono arrivati in seguito alla partecipazione della Casa Santa a un bando sull’accoglienza, che prevede rimborsi dall’Unione europea che vanno dai 27 ai 35 euro giornalieri per il vitto, l’alloggio e l’inserimento sociale.

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