Albano: L’Aquila, con le alleanze si vince

Il segretario Pd: quando il partito corre da solo prende duri colpi, lo stampo deve essere progressista

L’AQUILA. «Non saranno primarie scontate, ma contendibili. Pierpaolo Pietrucci e Americo Di Benedetto rappresentano, ad oggi, le migliori energie nuove del partito. Due nomi fortissimi, molto amati in città e con un buon bagaglio politico-amministrativo, nonostante la giovane età».

L’analisi è del segretario comunale del Pd Stefano Albano, che chiude con soddisfazione personale, il percorso per la scelta dei candidati alle primarie.

Il Pd va alle primarie con due nomi. Mancanza di accordo o scelta voluta?

«Abbiamo inteso costruire delle primarie vere, con due nomi spendibili, dove ogni voto può fare la differenza. Una scelta generosa nei confronti dell’elettorato. Carlo Benedetti ha preferito fare un passo indietro, dando una grande lezione di politica».

Perché la scelta di costruire una coalizione civico progressista?

«Mentre il Pd andava in un’altra direzione, noi non abbiamo mai creduto all’autosufficienza del partito. Dove il Pd si candida da solo, prende duri colpi, mentre quando ci si orienta verso un’alleanza progressista, si vince. E all’Aquila c’è bisogno di questo tipo di alleanza».

L’Aquila può essere quindi un laboratorio?

«Sì. Un centrosinistra di stampo progressista, che si sta riorganizzando. I temi da affrontare sono molti: la marginalità importante che si vive in città, con 5mila poveri, l’emarginazione degli anziani, la mancanza di lavoro. I valori di un’alleanza progressista possono dare un segnale in tal senso».

Perché candidare Pietrucci e Di Benedetto?

«Entrambi sono stati individuati dal partito, con una volontà unanime dell’assemblea. Hanno due profili personali alti, con un quid in più. Sarà una bella battaglia».

E il programma?

«Stiamo approntando un Manifesto per le primarie, che sarà il solco programmatico della coalizione. Vorremmo che fossero le primarie delle idee e dei contenuti. E proprio sul programma, adesso, vogliamo spostare l’attenzione degli elettori; i temi da affrontare sono tanti, impegnativi. Il primo obiettivo sarà restituire una prospettiva alla città, in termini di occupazione, sicurezza sismica, vivibilità. L’Aquila deve diventare capitale dell’Appennino centrale.(m.p.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA