Allarme inquinamento nel lago

Scanno, le oche potrebbero nuocere alla fauna ittica, chiesto l’intervento della Polizia provinciale

SCANNO. Ora è allarme per il lago, che potrebbe subire effetti nocivi per la fauna ittica a causa degli escrementi lasciati anche in acqua dalle numerose oche che vivono nei giardini pubblici a ridosso del grande bacino naturale.

A stabilirlo gli esperti del Parco nazionale d'Abruzzo, allertati dal Comune che intende però accertare eventuali responsabilità per l'invasione delle papere nei prati e lungo le rive dello specchio d’acqua. Per rimuovere gli animali è stato chiesto l’intervento del corpo di Polizia provinciale dell'Aquila, che svolge tra l'altro il servizio di vigilanza ambientale e assistenza agli organi di governo. Ma i consulenti del Parco, contattati dalla commissione municipale Ambiente e territorio presieduta da Antonio Petrocco, suggeriscono un rapido trasferimento delle numerose oche, così come richiesto da parte degli operatori turistici con attività nei pressi del lago. Preoccupati non solo per il continuo starnazzare,ma soprattutto per le feci che le papere stanno lasciando in ogni angolo dei giardini pubblici e lungo il camminamento del bagnasciuga, albergatori e commercianti hanno chiesto al Comune e alla Forestale di catturare i pennuti bianchi che rappresentano ormai un grande problema igienico-sanitario. «Gli amministratori sono pronti a muoversi e stanno predisponendo tutti gli atti per intervenire», commenta Petrocco, «dal momento che è necessario rispettare alcune regole per lo spostamento degli animali. È ormai opportuno e urgente allontanare le papere dal lago, che con la presenza dei palmipedi potrebbe subire un alterazione del processo di ossigenazione, ma nel corso della riunione è emersa anche la necessità di accertare eventuali responsabilità dal momento che senza essere autorizzato, qualcuno ha violato l’area naturale protetta che è un sito di importanza comunitaria (Sic)».

Massimiliano Lavillotti

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