Allergologia abolita, ma la Asl non avvisa i pazienti

Disservizi e proteste in ospedale: la beffa arriva dopo mesi di attese

SULMONA. Il servizio di allergologia non c'è più, ormai da un paio di mesi, ma nessuno ha avvisato chi aveva prenotato le visite. Succede all'ospedale di Sulmona dove, diversi pazienti che avevano effettuato una prenotazione per una visita allergologica molti mesi fa, arrivati in ospedale per l'atteso controllo, si sono sentiti rispondere che era impossibile farlo perché il servizio è stato sospeso.

Nel presidio ospedaliero sulmonese non c'era un reparto di allergologia: il servizio veniva garantito con la presenza del medico nel distretto sanitario di base, tre volte a settimana. «Da due mesi a questa parte», spiega Edoardo Facchini, responsabile del Tribunale per i diritti del malato di Sulmona, «abbiamo raccolto una decina di segnalazioni in tal senso. Senza contare che, probabilmente, ci saranno stati anche tanti altri casi che non sono arrivati fino a noi.

Le ultime segnalazioni sono arrivate venerdì mattina. Un caso: una paziente con una visita prenotata il 24 dicembre 2009 per il 4 giugno 2010, giorno in cui ha scoperto che l'attesa di quasi sei mesi era stata vana perché il servizio non c'è più». Il Tdm ha segnalato la situazione anche alla direzione generale della Asl. «Ma ci è stato detto», riprende Facchini, «che al momento non si può fare nulla e che si tratta di un problema ancora da risolvere.

E questo, per i pazienti, significa un'altra prenotazione, in un altro ospedale, e soprattutto un'altra, e probabilmente lunga, attesa. È davvero assurdo che nessuno, all'indomani della soppressione del servizio, abbia avvisato chi era in attesa, da mesi, per una visita».

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