Alluvione, il modello L'Aquila approda a Genova per la conta dei danni

Ci sono anche due aquilani nella delegazione italiana che presterà aiuto e soccorso alle vittime dell'alluvione

L’AQUILA. Il modello L’Aquila approda a Genova. Ci sono anche due aquilani, il direttore della Confcommercio Abruzzo Celso Cioni e il direttore centrale nazionale Fabio Tuzi nella delegazione arrivata ieri, nel capoluogo ligure, per prestare aiuto e soccorso alle popolazioni colpite dall’alluvione, in particolare ai commercianti che hanno subìto danni notevoli. La presenza di Cioni è stata sollecitata dalla stessa Confcommercio nazionale: la delegazione dell’associazione di categoria affiancherà, nei prossimi giorni, i responsabili locali nei sopralluoghi alle attività commerciali per valutare l’entità dei danni. Le schede di valutazioni sono le stesse utilizzate all’Aquila, nel post-sisma. Anche in quel caso la Confcommercio si fece carico di effettuare una serie di verifiche nei negozi del centro storico, per sostenere concretamente gli esercenti nel percorso di riapertura delle attività e di valutazione degli indennizzi. «Siamo sul posto per affiancare la Confcommercio ligure nelle verifiche, che riguardano migliaia di attività devastate dall’alluvione», dichiara Cioni da Genova, «una scelta voluta del presidente nazionale Carlo Sangalli, che ha voluto trasferire a Genova il modello utilizzato all’Aquila. Un lavoro complesso e tecnico: nel corso dei sopralluoghi verranno riempiti i moduli, gli stessi utilizzati per il terremoto, necessari per il rilevamento dei danni e la successiva richiesta di risarcimento». I rilievi della Confcommercio, all’Aquila, iniziarono a febbraio 2010 e riguardarono tutta l’area del centro storico. La stessa operazione verrà ripetuta a Genova. «Quella aquilana è stata un’esperienza pilota», evidenzia Cioni. «Da un esame iniziale abbiamo potuto verificare come non ci siano danni strutturali agli edifici, ma il problema è legato alle infiltrazioni d’acqua e al fango che hanno distrutto buona parte delle merci. La situazione è ancora molto critica». Le richieste di indennizzo saranno inviate alla Camera di commercio di Genova e alla Regione Liguria. (m.p.)

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