Amianto, il killer invisibile nelle aree del post-terremoto

Nascono sportelli locali per raccogliere le segnalazioni Sabato iniziativa congiunta Ona-Comune di Montereale

MONTEREALE. Centinaia di migliaia di metri cubi di amianto rimasti imprigionati nelle macerie lasciate dal terremoto del 2009 nel centro storico dell’Aquila e nei suoi quartieri, così come in decine di centri storici dei paesi di tutta l’area colpita.

È l’allarme che viene lanciato dall’Osservatorio nazionale sull’amianto (Ona). A distanza di sei anni e mezzo dal terribile evento che ha ferito profondamente L’Aquila e il suo circondario, l’Ona e il Comune di Montereale hanno deciso di riunire studiosi e rappresentanti istituzionali per fare il punto della situazione nel corso del convegno “Amianto e terremoto, Progetto a(z)zero amianto”.

L’appuntamento è per sabato 12 dicembre alle 15 in via Porta Marana, nella sede della Pro loco di Montereale. Se infatti una parte significativa dei detriti contenenti amianto è stata rimossa, secondo le informazioni dell’Ona un’altra parte è ancora lì, esposta alle intemperie nelle aree della città da ricostruire.

In particolare, sono le polveri a destare allarme, «perché in grado di contaminare l’aria con fibre microscopiche». «Una situazione grave, che accresce il rischio di insorgenza delle malattie causate dal micidiale killer», afferma l’Ona. «Ogni anno sono circa seimila i decessi riconducibili all’esposizione ad amianto» e i dati riguardanti la regione Abruzzo verranno resi pubblici nel corso convegno, al quale interverranno, tra gli altri, il sindaco di Montereale Massimiliano Giorgi, il presidente dell’Ona Ezio Bonanni e alcuni componenti del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sull’amianto.

All’evento sono stati invitati a partecipare, tra gli altri, anche il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e il vicepresidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli.

Nel corso del convegno l’Ona farà il bilancio della sua attività in Abruzzo, dove è stata costituita, così come in molte altre regioni italiane, una “guardia nazionale”, ovvero un’associazione composta da volontari «che stanno battendo a tappeto il territorio per mappare i siti contaminati e soprattutto per affiancare le amministrazioni locali nella pianificazione e nel finanziamento delle bonifiche».

L’incontro in programma sabato sarà anche l’occasione per annunciare l’apertura di uno Sportello amianto regionale e di diversi sportelli locali: nuovi punti di riferimento per raccogliere segnalazioni e fornire alla popolazione il supporto tecnico e scientifico per tutte le problematiche legate al tema dell’amianto.

A Montereale, in particolare, l’Ona Abruzzo sta già collaborando con l’amministrazione locale per risolvere quella che gli stessi promotori dell’iniziativa definiscono come «l’annosa questione di una vecchia fornace ormai fatiscente ricoperta di amianto e mai bonificata».

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