Ancora un giovane accoltellato in piazza Matteotti ad Avezzano

Nuovo episodio alla stazione ferroviaria dopo quello di venti giorni fa. Di Bastiano (Centro giuridico): «Ora basta»

AVEZZANO. Ancora una rissa in piazza Matteotti e, ancora una volta, i protagonisti sono migranti di origine marocchina, già noti alle forze dell’ordine, per lo stesso tipo di reato. Un giovane marocchino è stato raggiunto al volto da una coltellata ed è rimasto ferito. Trasportato in ambulanza al pronto soccorso è stato curato con diversi punti di sutura e poi, dopo un periodo di osservazione, è stato dimesso. Il tutto è accaduto intorno alle 23,30 di martedì, nel piazzale della stazione, mentre tantissime persone erano in giro per la città per i “Focaracci”. La notizia si è diffusa velocemente, anche perché in molti sono stati richiamati dalle sirene della polizia. Gli agenti del commissariato di Avezzano sono al lavoro per cercare di ricostruire quanto accaduto.

Secondo la testimonianza del ferito curato in ospedale, pare che la lite sia scoppiata per futili motivi e poi sia degenerata. Un connazionale ha estratto un coltello per ferirlo e lo ha colpito al volto, su un occhio. Alcuni passanti hanno allertato il 113 e sul posto è arrivato anche il capo dell’ufficio volanti.

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Un episodio-fotocopia è accaduto venti giorni fa, sempre nel piazzale della stazione. Anche in quel caso la rissa è scoppiata tra migranti, di origine marocchina, presumibilmente annebbiati dall’alcol. Anche nel precedente episodio ci furono dei feriti, poi giudicati guaribili in pochi giorni.

La lista dei precedenti, a piazza Matteotti, è comunque molto lunga. Ad aprile dello scorso anno, un 22enne di origine marocchina fu ferito da un connazionale con una bottiglia fracassata a terra. Trasportato in ospedale, lottò per giorni tra la vita e la morte. In quel caso i carabinieri riuscirono a fermare in flagranza il responsabile, al quale fu contestato il tentato omicidio.

Sull’allarme sicurezza in piazzale Matteotti, ancora una volta, interviene Augusto Di Bastiano, presidente del centro giuridico del cittadino. «Piano piano gli avezzanesi si stanno abituando all’idea di non poter frequentare più quelli che una volta erano i punti di ritrovo», commenta. «Andiamo incontro all’estate e nessuno si sognerebbe mai, dopo una certa ora, di frequentare la piazza della stazione o piazza Torlonia. Ormai sono a rischio anche alcune zone limitrofe a piazza Risorgimento. A rimetterci, oltre ai cittadini che sognano la sera di riuscire a fare una passeggiata in pace dopo una giornata di lavoro, ci sono le attività commerciali, che perdono clienti per via della criminalità diffusa in queste zone».

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