Archeologia a km zero per riscoprire la Marsica

Da domenica e fino al 17 luglio il circuito turistico “C’era una volta il lago” Aperture per cunicoli di Claudio, santuario di Angizia, Aia dei Musei e Alba Fucens

AVEZZANO. “Archeologia a chilometro zero” fa un salto di qualità. A partire da domenica 1 maggio le visite ai vari siti verranno inserite in un circuito turistico-culturale. Si inizia con l’Aia dei Musei di Avezzano, il santuario di Angizia di Luco, i cunicoli di Claudio e Alba Fucens. Percorso che verrà riproposto tutte le domeniche fino al 17 luglio e chiamerà “C’era una volta il lago: alla scoperta del parco archeologico dei cunicoli di Claudio”. L’evento è stato promosso dalla Dmc Marsica e dal Conad Pingue in collaborazione con la Soprintendenza per l’archeologia dell’Abruzzo, il Consorzio di bonifica e i Comuni di Avezzano e Luco dei Marsi.

La visita ad Angizia è prevista per le 10, ai Cunicoli alle 10 e alle 11.30, all’Aia dalle 10 alle 13. Alle 16 è in programma una “passeggiata” ad Alba Fucens, il sito di epoca romana più importante d’Abruzzo, meta di turisti da tutto il mondo. Il percorso abbraccerà anche la zona non ancora scavata, per dare un’idea della reale estensione della città, fondata nel IV secolo a.C.

Si consiglia la prenotazione al numero 348.7954446.

«Il nostro obiettivo», spiega Emanuela Ceccaroni, funzionaria della Soprintendenza, «è coinvolgere altre realtà, pubbliche e private, in modo da rendere fissi tali appuntamenti».

In futuro, del pacchetto potrebbero far parte il Museo della preistoria di Celano, i castelli di Celano e Ortucchio, l’osservatorio astronomico di Aielli, il centro storico di Tagliacozzo, le grotte di Beatrice Cenci a Petrella Liri e quelle di Pietrasecca. Un “circuito” che consentirebbe ai visitatori di ammirare le bellezze naturali e l’immenso patrimonio storico, artistico e monumentale della Marsica.

Due parole vanno spese per l’Aia dei Musei. Inaugurata il primo maggio 2012, in via Nuova ad Avezzano, inizialmente la struttura è stata gestita dall’associazione culturale Antiqua, retta da Flavia De Sanctis. Nel 2014, la De Sanctis è stata mandata via dalla giunta Di Pangrazio. Col risultato che, in questi tre anni, il polo museale è rimasto abbandonato a se stesso. A dispetto dei grandi progetti annunciati dall’amministrazione comunale. L’Aia si compone di due sezioni: “Le parole della pietra” e “Il filo dell’acqua”. Il primo ospita lapidi ed epigrafi di epoca romana, stele funerarie, statue e portali di chiese distrutte dal terremoto del 1915, che, per oltre 20 anni, erano rimasti abbandonati nei sotterranei del municipio. La seconda sezione ospita una mostra permanente sul prosciugamento del lago Fucino.

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