Archivio di Stato, mostra sullo zafferano

È una delle tante iniziative nell’ambito delle giornate europee del patrimonio 2015

L’AQUILA. Anche L’Aquila partecipa oggi e domani con alcune importanti iniziative alle giornate europee del patrimonio 2015.

Oltre all’apertura del Bastione Sud del Castello (ore 9-18) per il mammut, oggi ci sarà un’apertura straordinaria, dalle 9 alle 13, degli uffici della Soprintendenza Unica per la città dell’Aquila e i comuni del cratere che funzioneranno come in un giorno normale, quindi si potranno chiedere informazioni e presentare progetti. In particolare saranno attivi la Tutela monumentale e Tutela paesaggistica, la segreteria e saranno in servizio alcuni dei funzionari di zona.

Oggi e domani dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 apertura dell’area archeologica di Civita di Bagno, un sito di epoca romana, con testimonianze databili a un periodo compreso tra la fine del II e la metà del I secolo avanti Cristo fino in epoca tardo-imperiale.

Apertura anche per il teatro e anfiteatro romani di Amiternum risalenti all’epoca augustea.

Interessante si annuncia la mostra allestita all’Archivio di Stato a Bazzano dal titolo “La produzione e il commercio dello zafferano in area aquilana”. Oggi si può visitare dalle 16 alle 20 e domani dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.

Tra qualche anno L’Aquila potrà mostrare anche molto altro del suo patrimonio artistico e storico.

La soprintendente per L'Aquila e i Comuni del cratere Alessandra Vittorini ha voluto informare la città sullo stato dell’arte della ricostruzione dei beni culturali (va tenuto conto che i due terzi del centro storico cittadino sono beni culturali e quindi vincolati). Ecco alcuni dei numeri forniti: i cantieri attivi sul patrimonio pubblico ancora seguiti dalla direzione (oggi segretariato) regionale sono 80 (ieri all’Auditorium era presente anche il neosegretario regionale Mibact Antonio Gagliardo).

Sono invece attivi 120 cantieri per la ricostruzione privata e molti sono stati già conclusi.

Vittorini ha sottolineato anche la buona collaborazione che si è instaurata tra Beni culturali, Comune dell’Aquila, uffici speciali per la ricostruzione e provveditorato alle Opere pubbliche.

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