Aree interne, 12 sindaci pronti alla sfida  

Presentato il coordinamento del nuovo contenitore politico: «Uniti per vincere il populismo e fermare il falso civismo»

SULMONA. Sembrava un progetto velleitario quello presentato da dodici sindaci del Centro Abruzzo nel giugno scorso quando, in una conferenza stampa, annunciarono la nascita di un nuovo movimento a difesa del territorio. Ora, a distanza di qualche mese e con le elezioni regionali alle porte, i 12 primi cittadini tornano a farsi sentire presentando il gruppo di coordinamento di “Rinnovamento democratico” di cui fanno parte non solo loro sindaci, ma anche ex amministratori pubblici.
Un gruppo chiaramente politico che punta ad avere un peso nelle prossime consultazioni elettorali di febbraio. Portavoce del Movimento è l’ex vicesindaco di Pratola Peligna Costantino Cianfaglione che in questo compito sarà affiancato dal sindaco di Scanno Giovanni Mastrogiovanni, dal sindaco di Castelvecchio Subequo, Pietro Salutari, dal collega di Castel di Ieri Fernando Fabrizio, da quello di Corfinio Massimo Colangelo e dal primo cittadino di Pacentro Guido Angelilli.
E il primo passo è stato la firma di un documento di impegni e di intenti per riappropriarsi del territorio attraverso un’assunzione di responsabilità collettiva «che», dicono, «superando lo steccato dei confini territoriali, porti a ragionare sinergicamente e ad ampio raggio, rimettendo al centro la politica territoriale. Un gruppo impegnato soprattutto nel superamento della marginalizzazione delle aree interne, pronto a raccogliere la sfida e ridare al Centro Abruzzo quel ruolo importante che merita. La viabilità, la sanità, la tutela e valorizzazione del territorio, tanto per citare solo alcuni delle questioni sul tavolo, sono temi e problemi che impongono di fare squadra», sottolineano i sindaci.
«Solo muovendosi insieme, ognuno con le proprie capacità e possibilità, sarà possibile affrontarli per risolverli al meglio. Dobbiamo iniziare a parlare con un’unica voce, perché se parla un solo sindaco è una voce sola a esprimersi. Se, invece, a parlare sono i sindaci insieme, si ascolta la voce di un territorio ampio e più autorevole. Per vincere il grottesco “populismo” e per fermare il falso “civismo” occorre perciò incontrarsi con le persone», concludono gli esponenti di “Rinnovamento democratico”, «giovani e meno giovani, ascoltare le loro istanze e cercare di superare le difficoltà. Semplicemente bisognerà tornare in mezzo alla gente».
Finora, come detto, sono dodici i sindaci aderenti al neonato movimento. Si tratta di Fabio Camilli (Acciano); Luigi Milano (vicesindaco Alfedena); Giovanni Di Mascio (Campo di Giove); Mario Ciampaglione (Cansano); Fernando Fabrizio (Castel di Ieri); Pietro Salutari (Castelvecchio Subequo); Massimo Colangelo (Corfinio); Mario Di Braccio (Gagliano); Berardino Paglia (Opi); Guido Angelilli (Pacentro); Roberto Sciullo (Pescocostanzo); Giovanni Mastrogiovanni (Scanno).
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