Armi, già ritirate 48 pistole

La questura intensifica i controlli sui requisiti dei possessori

L’AQUILA. Ripartono i controlli della questura sulla detenzione di armi. Non si tratta di un lavoro di poco conto, visto che, secondo una stima fatta con buona approssimazione, sono circa 27mila le armi regolarmente detenute e censite nel territorio provinciale, che è quello di competenza della questura aquilana.

La questura sta continuando a effettuare i controlli sui detentori d’armi, e cioè su coloro che dovevano esibire il certificato medico che attesta i requisiti psicofisici della detenzione. «Dai controlli effettuati fino ad adesso», fanno sapere dalla questura, «48 detentori hanno riconsegnato le armi, o le stesse sono state ritirate per mancanza di requisiti. I controlli andranno avanti fino a quando non saranno acquisite tutte le certificazioni dei detentori».

Il certificato in questione è obbligatorio dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo 121 del 29 settembre 2013; dev’essere rilasciato dall’Azienda sanitaria locale o da un ufficiale medico appartenente alle forze armate o di polizia. L’operazione non è indolore, con un aggravio di lavoro sugli uffici, ma è ineludibile anche per i problemi che i mancati controlli possono portare.

All’Aquila c’è poi il problema ulteriore di parecchie armi che, seppur detenute regolarmente, sono state smarrite in seguito al terremoto, visto che molti le hanno abbandonate nelle case dichiarate inagibili oppure addirittura crollate. Alcuni dei possessori di pistole e fucili si sono trasferiti altrove. Chi volesse ricevere ulteriori informazioni sulle modalità di riconsegna delle armi oppure sulle certificazioni necessarie è invitato a rivolgersi alla polizia.