Ascensori rotti, disabili prigionieri in casa

L’impianto del Progetto Case di Sant’Antonio è fermo da 4 mesi, quello di Sant’Elia da due

L’AQUILA. Disagi infiniti per i residenti del Progetto Case, che quotidianamente lamentano disfunzioni e disservizi legati alla gestione del complesso immobiliare che il comune dell’Aquila ha “ereditato” dalla Protezione civile. A segnalare l’ennesimo caso è la signora Maria Genovelli, 77 anni, che risiede in un alloggio del Progetto Case di Sant’Antonio, in via Remo Brindisi. «Da quattro mesi», afferma la donna, «l’ascensore è rotto. Ho chiamato il Comune e mi hanno detto di telefonare alla Guerrato, la ditta che si occupa della manutenzione delle piastre. Ho composto il numero verde 800-362300, quello che è affisso sull’ascensore e al quale ci dicono di rivolgerci in caso di bisogno, e mi ha risposto un call center del Nord Italia. I ragazzi hanno assicurato che avrebbero girato la segnalazione all’addetto, ma a distanza di quattro mesi e reiterate telefonate allo stesso call center qui non si è visto ancora nessuno». L’ascensore rotto sta causando tanti problemi alle persone anziane che hanno difficoltà a salire le scale per raggiungere le proprie abitazioni, o anche alle persone disabili, che non hanno alcuna alternativa per rientrare a casa. È il caso di un anziano disabile che vive nel Progetto Case di Sant’Elia, e che ha preferito rimanere anonimo. «L’ascensore qui è rotto da due mesi», racconta con un tono di voce comprensibilmente alterato, «e nonostante le varie segnalazioni non è stato ancora riparato». L’anziano riferisce di essere praticamente “prigioniero” in casa , dal momento che gli è impossibile uscire, visto che non può salire e scendere le scale a causa della carrozzella. Interpellato il call center per chiedere spiegazioni, ha risposto un ragazzo molto gentile che però ha detto di non essere autorizzato a fornire alcun tipo di spiegazione, dal momento che il suo compito consiste nel ricevere le segnalazioni dei disservizi. A fine giornata, dalla Guerrato nessuno ha richiamato.

Sempre in tema di ascensori, e di Progetto Case, c’è ancora da segnalare il malfunzionamento dell’impianto a servizio di via Brancadoro, ad Assergi, dove due giorni fa un bambino è rimasto chiuso nella cabina assieme al padre. A liberarli sono stati gli abitanti delle piastre, che sono riusciti a far ripartire l’elevatore. (a.b.)

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