Asilo addio dopo 200 anni: poche suore e spese alte 

Tagliacozzo, chiude l’istituto di Santa Giovanna Antida che ospita 25 bambini Il sindaco Giovagnorio: «Disorientato, dobbiamo trovare una rapida soluzione»

TAGLIACOZZO. Chiude dopo 200 anni la scuola primaria delle suore di Santa Giovanna Antida. Un duro colpo per l’intera comunità di Tagliacozzo, sia dal punto di vista storico e culturale, sia per quanto riguarda l’aspetto strettamente didattico e organizzativo, visto che l’asilo comunale non sarà in grado di assorbire i bambini (circa 25).
Nell’asilo sono cresciute tante generazioni di bambini e la storia del convento di Santa Giovanna Antida a Tagliacozzo è legata in modo indissolubile con quella della città. Fu la fondatrice della congregazione delle Suore della Carità in persona a aprire il convento e di conseguenza la scuola a Tagliacozzo. È documentata infatti la presenza in città di Santa Giovanna Antida Thouret che istituì quella che molti storici definiscono la prima scuola in Italia. Negli ultimi anni, però, l’assenza di insegnanti religiose e la necessità di ricorrere a personale laico, con un conseguente aumento delle spese e delle rette, e una conseguenziale diminuzione delle iscrizioni, ha portato la congregazione all’amara decisione. In attesa della tanto desiderata parità economica non ancora disciplinata dallo Stato, l’onere di spesa era a tutt’oggi compito delle famiglie che liberamente si sacrificavano pur di inserire i bambini nel progetto educativo di una scuola di cui condividevano il percorso. Un incontro si è tenuto ieri con il sindaco Vincenzo Giovagnorio per trovare una soluzione alternativa alla chiusura, ma la decisione è oramai ufficiale.
«Ho appreso solo ora dell’intenzione di non riaprire le iscrizioni della scuola materna per l’anno 2018-2019», ha affermato il sindaco, «e sono rimasto alquanto perplesso di questa decisione. Per cui, pur non volendo entrare nel merito delle politiche della Famiglia religiosa, devo rappresentare il mio disorientamento anche in merito a una celere soluzione che l’Ente comunale possa attuare per far fronte all’improvvisa sospensione del servizio scolastico. L’improvvisa chiusura senza alcun preavviso ragionevole comporta grandi problematiche, a livello logistico che si ripercuotono senza possibilità di immediate soluzioni anche sul Comune. Il 18 novembre», ha aggiunto il sindaco, «dovremo celebrare i 200 anni della congregazione in città. Sinceramente non mi aspettavo proprio che tale felice anniversario potesse vedere la chiusura del glorioso asilo». Il sindaco ha manifestato preoccupazione «non solo per la cessazione dell’istituzione scolastica che tante buone persone ha formato nel comprensorio ai valori cristiani, ma anche per collaboratrici, insegnanti e personale di segreteria che così si ritroveranno improvvisamente senza lavoro».
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