Asl, buco da 20 milioni Paolucci: vecchi debiti 

L’assessore regionale: niente tagli ai servizi per Avezzano-Sulmona-L’Aquila Il manager Tordera: operazione difficile, risparmiare e mantenere la qualità

L’AQUILA. La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila deve fronteggiare un buco di bilancio di circa 20 milioni di euro, riferito alla gestione 2016. Un buco che, però, ha radici profonde e che per la metà riguarda un contenzioso con i medici di famiglia (medicina generale), che risale addirittura al 2006.
Un buco che ha creato allarme negli ambienti della sanità provinciale: si temono ulteriori tagli ai servizi e al personale, con gravi ripercussioni sull’utenza, sui pazienti.
Rassicurazioni, però, arrivano dall’assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci: «Non ci sarà nessun taglio e non ci saranno riduzioni di servizi per gli utenti e i pazienti degli ospedale della provincia dell’Aquila», ha sottolineato l’assessore, «si tratta per lo più di contenziosi tra Regione e medici di famiglia e cliniche private, ma che risalgono a vecchie gestioni. La Asl aquilana doveva chiudere il bilancio 2016 a -10 milioni di euro, invece l’ha chiuso a -20. Ma sono cifre che non creano nessun allarme. Certo, però, con un buco così - anche se è indipendente dall’attuale gestione - sarà necessario operare razionalizzando le risorse, anche di personale, senza comunque andare a intaccare quello che è il servizio ai cittadini». Dello stesso avviso il direttore generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Rinaldo Tordera. «Al momento del mio insediamento alla guida della Asl, nel marzo del 2016, compresi subito che avrei dovuto affrontare una situazione dei conti molto complessa e impegnativa, legata a pesanti questioni pregresse», afferma il manager della Asl 1, Tordera.
«Abbiamo dovuto gestire un bilancio 2016 davvero molto difficile», aggiunge, «legato a regole rigorose e a stringenti vincoli, imposti da leggi e regolamenti. La priorità, con questo bilancio, è quella di mettere subito in sicurezza i conti per far scattare, in una seconda fase già messa in cantiere, un’azione di rilancio dell’offerta dei servizi sanitari, attraverso una massiccia serie di investimenti nei settori cruciali. Nel frattempo, alla luce delle notevoli difficoltà del 2016, dovute alla scarsità di risorse, abbiamo già programmato, per l’anno corrente, una serie di azioni per il recupero di fondi, centrate in particolare sul contenimento dei costi riguardanti personale, farmaci e acquisti di beni e servizi. In sostanza, si tratta di coniugare il risparmio con la necessità di continuare a offrire agli utenti servizi sempre all’altezza: un’operazione di grande difficoltà, tenendo anche conto delle caratteristiche del territorio aziendale che, a differenza di altre realtà regionali, presenta notevoli problemi», conclude Tordera, «dovuti a distanze e collegamenti che richiedono maggiori investimenti per la sicurezza dell’utente».
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