Asl, stop a sprechi e doppioni

Silveri: tassativa la chiusura del bilancio in pareggio

L’AQUILA. «Il bilancio della Asl dovrà chiudere tassativamente in pareggio. Un obiettivo che non può essere raggiunto con logiche ragionieristiche, ma che richiede un’azione di riordino, integrazione ed eliminazione degli sprechi». Il manager della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Giancarlo Silveri, è pronto a stringere i cordoni dell’azienda «senza intaccare il livello delle prestazioni». La parola d’ordine è razionalizzazione.

Entrata legalmente in vigore dal primo gennaio, l’unificazione della Asl a livello provinciale comporterà cambiamenti nell’assetto logistico della struttura.
Silveri, su questo passaggio, è chiaro: «Abbiamo una priorità assoluta, attivare un meccanismo che privilegi il cittadino che necessita dei servizi sanitari. Su queste basi e rispettando il principio di efficienza, efficacia ed economicità stabiliremo una linea d’azione, concordata con le organizzazioni sindacali».
Proprio i sindacati avevano espresso il timore di «trasferimenti forzati» del personale amministrativo dall’Aquila in altre sedi aziendali.
«Nessuno si vedrà arrivare lettere di trasferimento», chiarisce Silveri, «la Asl attiverà una procedura volontaria di mobilità».

Si tratta, in totale, di circa 500 lavoratori tra L’Aquila e Avezzano. «Personale», spiega il direttore della Asl, «che fa capo alla direzione generale, ai distretti sanitari e ai presidi ospedalieri. È intenzione dell’azienda razionalizzare e ottimizzare i servizi amministrativi eliminando i doppioni e gli sprechi». Quello del budget è sempre stato un problema per le Asl abruzzesi: «Fino allo scorso anno è stato concesso un margine di tolleranza», afferma Silveri, «da quest’anno tutto cambierà: le Asl dovranno chiudere il bilancio in pareggio, senza perdite, pena la decadenza del manager, che porterebbe ad un’ingovernabilità delle aziende sanitarie.

Quello del pareggio di bilancio è un obiettivo personale, che equivale al buon funzionamento dell’azienda e della sanità locale».
Niente tagli discriminati: il manager seguirà la strada della razionalizzazione e dell’ottimizzazione dei servizi.
«Al di là dei calcoli matematici», aggiunge, «serve un’azione di riordino generale e di integrazione che porti all’eliminazione degli sprechi e vada nella direzione dell’efficienza e dell’efficacia delle prestazioni, basata sul potenziamento delle eccellenze».
Migliorando la qualità delle prestazioni, la Asl conta di aumentare il numero dei pazienti provenienti da fuori Regione. Soldi in più che entrerebbero, così, nelle casse dell’azienda.

«Le Asl abruzzesi, e quella dell’Aquila non fa eccezione, passeranno da una gestione politica ad una gestione imprenditoriale», dice Silveri, «il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e l’assessore alla sanità, Lanfranco Venturoni, hanno chiesto agli attuali direttori di essere super partes e di operare per il solo raggiungimento degli obiettivi prefissati: potenziamento della qualità e dell’offerta sanitaria ed eliminazione totale degli sprechi».
In settimana, intanto, inizieranno le riunioni tra la Regione e i nuovi direttori delle Asl alla presenza dei sub-commissari per definire lo schema portante del nuovo piano sanitario.

«Sulla base delle direttive della Regione», conclude Silveri, «inizieremo a ragione sui piani aziendali e sul nuovo assetto delle Asl relativamente ai servizi e alle prestazioni sanitarie. Accanto al riordino degli uffici amministrativi, viaggerà di pari passo la rimodulazione dei servizi sanitari per creare sul territorio strutture più efficienti e funzionali, aumentare il numero delle prestazioni e migliorare i servizi».