Assegnato il premio  dedicato alle vittime del terremoto 

All’ingegnere Capanna il riconoscimento dell’Avus per onorare la memoria dei 54 studenti scomparsi

L’AQUILA. L’ingegnere Ilaria Capanna, laureatasi in Ingegneria Civile al Dipartimento di Ingegneria Civile, edile-architettura e ambientale dell’Università dell’Aquila vince la 5ª edizione del “Premio Avus 2009” per la migliore tesi sulla prevenzione sismica e la resilienza. La premiazione si terrà oggi alle 17 nell’Auditorium del Parco del Castello. La manifestazione si pone all’interno delle iniziative realizzate in occasione del 9° anniversario del sisma ed è promossa dall’Avus (Associazione vittime universitarie sisma) 6 aprile 2009. Il programma prevede la presenza del vicepresidente della giunta regionale Giovanni Lolli e del sindaco Pierluigi Biondi. Dopo i saluti della rettrice dell’Università Paola Inverardi e del rettore del Gran Sasso Science Institute Eugenio Coccia, enti patrocinanti il premio Avus, seguirà un dibattito incentrato sui temi della resilienza e della prevenzione sismica. Saranno presenti i rappresentanti del Comitato di San Giuliano di Puglia, del Patto Resiliente Abruzzese, l’Associazione nazionale Esposti all’Amianto, “le mamme della terra dei fuochi”, l’associazione di Viareggio 29 giugno, il comitato vittime di Rigopiano e di Amatrice, oltre ai comitati aquilani “309 martiri per la vita” e “Vittime della Casa dello Studente”.
L’ASSOCIAZIONE. Nicola, Martina, Michele, Ivana... L’elenco completo di giovani universitari deceduti sotto le macerie nella notte del 6 aprile 2009 copre 54 nomi: 54 ragazzi che si sarebbero laureati da lì a qualche anno, che cercavano, attraverso l’Università del capoluogo di regione, la formazione migliore per la loro professione del futuro. Subito dopo, 12 genitori di altrettanti studenti vittime del sisma decisero di capire perché i loro figli erano volati in cielo. Nacque così l’associazione Avus 2009 che attraverso le donazioni e gli incassi del libro “Macerie dentro e fuori” di Umberto Braccili, ebbe la possibilità di ovviare alle spese legali sostenute dopo il disastro. Nel 2014 un’idea dell’associazione Avus 2009 diventò realtà. Un premio di 3000 euro alla migliore tesi sulla prevenzione sismica». «Siamo andati in quasi tutte le Università italiane in questi anni», dice Sergio Bianchi, presidente dell’associazione “Avus”, «per dire ai giovani di non dimenticare quello che spesso succede e viene richiamato dalle tragedie. Costruire per il profitto, spesso, significa senza il rispetto delle regole». IL PREMIO. Il premio è giunto alla 5ª edizione, nasce nel 2014 con lo scopo di onorare la memoria degli studenti universitari vittime del terremoto dell’Aquila. La giuria presieduta da Agrippino Valente, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Teramo, con Gianluca Ferrini docente di geologia all’Università degli Studi dell’Aquila e Francesco Chiodelli, ricercatore in urbanistica e politiche urbane al Gran Sasso Science Institute hanno valutato, come migliore, la tesi di Ilaria Capanna, del corso di studi in Ingegneria civile (Dipartimento di Ingegneria civile, edile-architettura e ambientale dell’Università dell’Aquila), dal titolo: “Risposta sismica di strutture snelle in muratura”.
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