Ateneo, Di Orio ai dissidenti: "Elezioni? Sì, ma nel 2012"

Il rettore dell'università dell'Aquila replica alla richiesta di nuove elezioni e incassa l'ok da 11 docenti

L'AQUILA. Il mandato dei rettori in carica al momento dell'adozione del nuovo statuto è prorogato fino al termine dell'anno accademico successivo». Legge alla mano (la 240 a firma Gelmini), il rettore, Ferdinando di Orio, risponde agli attacchi di chi nei giorni scorsi ha chiesto di «indire subito le elezioni» per sostituire i vertici dell'Ateneo. «Evidentemente», ha commentato il rettore, «non conoscono le nuove normative».

A chiedere subito nuove elezioni sono stati i docenti universitari Sergio Tiberti, Francesco Bizzarri, Marco Valenti e l'ex preside di Ingegneria Aniello Russo Spena. «Il decano» hanno detto, «deve ottemperare al vigente statuto di Ateneo, e quindi entro il 31 marzo deve indire le elezioni del rettore, da svolgersi entro i successivi 60 giorni». Pronta la risposta di di Orio. «Forse non conoscono bene le norme», dice, «la legge 240 afferma che negli Atenei che devono riscrivere lo statuto (come il nostro) i rettori resteranno in carica fino all'anno successivo all'approvazione di quest'ultimo».

Pur terminando il mandato nel 2011, insomma, il rettore potrà restare in carica fino ad ottobre 2012. «Ho l'impressione che chi parla non sappia cosa dice» continua di Orio, «Si tratta comunque di una minoranza. Basta guardare che gli organi accademici votano tutte le delibere senza problemi. Stiamo lavorando in piena serenità e a criticare sono poche persone. Sbraitano come molti, ma sono davvero pochi. Personalmente rispetto tutte le minoranze e per questo anche loro. E' giusto che facciano quello che ritengono più opportuno».

Hanno preso posizione a favore del rettore, ieri con una nota, anche undici tra presidi di facoltà e membri del senato accademico e del consiglio d'amministrazione di Ateneo: Fernanda Amicarella, Maria Grazia Cifone, Giovambattista Desideri, Giannino Di Tommaso, Leila Fabiani, Pierugo Foscolo, Antonella Gasbarri, Annalisa Monaco, Maurizio Passacantando, Fabrizio Politi e Carlo Vicentini.

Intanto, il rettore nei giorni scorsi ha incontrato il comitato tecnico di attuazione del Provveditorato alle Opere pubbliche per trovare soluzione al problema delle sedi delle facoltà. «Entro un anno» ha assicurato «saranno agibili le sedi di Ingegneria a Roio, alcuni laboratori di Medicina e Scienze a Coppito e il polo umanistico del San Salvatore. L'operazione di recupero di Coppito e Roio costerà 6 milioni che saranno prelevati dai 40 messi a disposizione dell'Università da parte del ministero delle Infrastrutture subito dopo il terremoto».

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