Ateneo, s'indaga sul caro affitti

Nel mirino il contratto di locazione dell'ex Optimes

L'AQUILA. La procura della Repubblica ha aperto una inchiesta su presunte irregolarità per gli affitti, ritenuti troppo alti, pagati dall'Università dell'Aquila per l'utilizzazione dei locali ex Optimes a Pile. L'indagine, ancora agli inizi, è stata avviata dalla polizia giudiziaria dopo un esposto presentato alcuni mesi fa. I locali attualmente ospitano la facoltà di Ingegneria e quella di Scienze motorie.

Secondo sospetti al vaglio degli investigatori i contratti di locazione sarebbero stati firmati per alcuni anni a costi superiori a quelli di mercato, senza che siano state fatte delle ricerche finalizzate a trovare alternative convenienti economicamente all'Ateneo.

Il contratto «sotto accusa» è stato stipulato il 15 luglio del 2009 con l'obiettivo di trasformare quel capannone dismesso, in località Campo di Pile, a sede delle facoltà di Ingegneria e Scienze motorie. Un contratto in base al quale l'Università versa ogni anno 1 milione e 900 mila euro più Iva, 700 mila euro dei quali (per 4 anni) destinati al pagamento dei lavori eseguiti dalla proprietà. Tutto senza una perizia e con il canone fissato senza stimare il valore dell'immobile. Valutazione richiesta all'Agenzia del territorio il 24 luglio scorso e arrivata un anno e mezzo dopo. Questi affitti sono stati contestati pubblicamente da alcuni docenti in primis il professor Tiberti il quale in occasione di una conferenza stampa lanciò severe critiche contro il rettore Ferdinando di Orio e il direttore amministrativo dell'Università Filippo Del Vecchio. I docenti sostennero l'esistenza di un presunto danno erariale aggiungendo che nel contratto non c'è riferimento alla possibilità di ricalcolare il canone in base alla stima.

A quelle accuse l'Ateneo ha avuto modo di replicare sostenendo che subito dopo il sisma l'Università era in ginocchio, tutte le sedi erano inagibili e alcune addirittura crollate. E tutte le scelte riguardanti la localizzazione sono state fatte nell'esclusivo interesse dell'Ateneo e della città. Va anche precisato che il rettore puntava all'utilizzo di quei locali un tempo commerciali fin dal 2005 come affermò in una conferenza stampa dell'epoca. (g.g)

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