Auto contro cinghiale Muore noto tabaccaio

Incidente all’alba a Cansatessa, perde la vita a 39 anni mentre va al lavoro L’animale travolto mentre attraversa la statale 80 in una zona urbanizzata

L’AQUILA. Vallo a spiegare, ora, al piccolo William, poco meno di 3 anni, che papà stamattina è uscito presto di casa. E ancora non torna. La sua vita, la vita del tabaccaio di 39 anni Cristian Carosi, si ferma in una semicurva della statale 80, all’altezza di Cansatessa, a pochi passi dalla casa di San Vittorino dove l’uomo vive con la moglie Tatiana Romano e il piccolino. Strada fatta e rifatta tante volte, anche alle 6 di mattina, come stavolta, per andare ad aprire il negozio in viale Corrado IV, la cartoleria, tabaccheria e ricevitoria del Lotto accanto al Gran Caffè, punto di ritrovo per centinaia di aquilani, a due passi dal vecchio tribunale. Vagli a dire, poi, che dopo un’estate a 40 gradi, proprio questa mattina l’asfalto è tutto bagnato per la pioggia. La macchina slitta. E quel bestione che papà si trova davanti all’improvviso – senza riuscire a evitarlo – scambia la strada dove passano le macchine per un bosco o un prato qualsiasi. È l’alba, sì, ma su quest’asfalto viscido, dopo un rumore assurdo, cala subito la notte.

LO SCHIANTO. Alle 6,05 questa storia senza lieto fine la racconta, tutta trafelata, una donna che chiama il 118 e il 113. «Correte, un incidente». Chi arriva nel luogo indicato, il tratto di statale 80 che costeggia Cansatessa, tra case, officine, residence e ristoranti, trova Cristian fuori dall’abitacolo della Smart. Secondo una prima ricostruzione della polizia stradale, quasi certamente il suo corpo schizza via dal lato del passeggero, prima di finire la sua corsa vicino a un alberello dal fusto sottile sull’altro lato della carreggiata, direzione Cermone. Più in là il cinghiale, che gli fa perdere il controllo della macchina che travolge l’animale uccidendolo. Il traffico, tra il chilometro 4,480 e il chilometro 9,300 resta bloccato per oltre due ore. L’animale sbuca all’improvviso e tradisce la visuale dell’automobilista confondendosi tra gli alberi, l’erba e i rovi che abbondano ai lati della strada.

L’INCHIESTA. Il sostituto procuratore della Repubblica Fabio Picuti apre un’inchiesta sull’incidente disponendo l’autopsia che verrà eseguita nelle prossime ore. Potrebbero risultare utili a ricostruire l’accaduto anche le testimonianze di altri automobilisti. La Smart viene sequestrata e sarà sottoposta a perizia tecnica. La carcassa dell’animale – un esemplare femmina di 2-3 anni di età, del peso superiore a 100 chilogrammi, senza cuccioli ma con ogni probabilità facente parte di un branco – viene presa in consegna dal servizio veterinario dell’Asl con il medico Massimo Ciuffetelli per gli accertamenti di competenza.

CINGHIALI SOTTO CASA. Alcuni residenti nella zona, fortemente antropizzata e caratterizzata da diverse stradine laterali che si aprono a destra e a sinistra del tracciato principale, confermano la massiccia presenza di cinghiali in quest’area compresa tra il fiume Aterno e la montagna. Spesso gli animali si muovono dal bosco e vanno verso il fiume per cercare l’acqua e per questo attraversano in continuazione la strada statale. Si contano numerosi incidenti causati dall’attraversamento di animali, anche di una certa entità.

CAGNANO IN LUTTO. La famiglia Carosi, colpita dalla tragedia, è originaria di Cagnano Amiterno, frazione Collicello. Quella della moglie è di San Cosimo. In un baleno la telefonata che nessuno avrebbe mai voluto ricevere raggiunge tutti, giovani e anziani di un paese che d’estate quintuplica le presenze anche per via delle tante serate di festa tra una frazione e l’altra. Si fa portavoce del dolore della comunità il sindaco Iside Di Martino, che raggiunge i familiari per portare il cordoglio dell’amministrazione comunale. «Siamo sgomenti e costernati», dice la giovane amministratrice. «Cristian è una persona straordinaria, la sua famiglia e quella della moglie sono unanimemente apprezzate nella nostra piccola comunità nella quale si sono sempre distinti per l’operosità e per l’impegno. Famiglie unite, attaccate alle loro origini e al paese. Per partecipare in maniera ancora più profonda al dolore delle famiglie, nel giorno dei funerali sarà indetta una giornata di lutto cittadino».

«TI AMIAMO». «Dite a tutti che noi Cristian lo amiamo tanto». Questo il messaggio che, attraverso la giovane moglie del tabaccaio, squarcia il silenzio di una giornata cominciata troppo presto. E subito finita. Nel luogo dello schianto, oltre a un beffardo cartello «divieto di caccia», un mucchietto di resti che è una tavolozza di colori: la terra rossa gettata sull’asfalto; la busta bianca di un supermercato; il giubbino giallo fluo catarifrangente. È ancora mattina, ma in un attimo scende la notte fonda che ingoia tutto.

(ha collaborato

Raniero Pizzi)

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