Auto in centro, l’attacco ambientalista 

Comitato mobilità: «Scarsa democrazia in questa città». L’Archeoclub: «È un errore, così non si agevolano i negozi»

AVEZZANO. Archeoclub e Comitato mobilità sostenibile bocciano la riapertura alle auto dei due incroci di piazza Risorgimento – piano messo in agenda dal commissario prefettizio per la settimana prossima – mentre l’ex vice sindaco accende i riflettori sulla questione sicurezza. Crescenzo Presutti mette sul tavolo di Mauro Passerotti un interrogativo non secondario collegato alla riapertura: «Quale sarà il confine tra la strada e il passaggio dei pedoni? Prima c’erano una sede stradale e il marciapiedi rialzato, ora sono sullo stesso livello, senza la demarcazione degli spazi. Con il ritorno delle auto in caso di incidenti chi ha ragione?». La nuova pavimentazione, infatti, finisce direttamente sul tratto pedonale. Al di là della questione sicurezza, che dovrà essere assicurata dal Comune, la decisione del commissario registra la netta bocciatura di Laura Saladino (presidente Archeoclub Marsica) e Giuseppe Pantaleo (presidente Comitato mobilità sostenibile).
CARO AFFITTI. «In tutte le città d’Europa ci sono le isole pedonali permanenti», sottolinea Saladino, «un fattore importante per favorire l’aggregazione e lo shopping: la riapertura degli incroci è un errore, anche perché l’economia del centro non aumenta con le auto fin dentro i negozi. Un aiuto in questo senso potrebbe arrivare dal calo degli affitti: i proprietari dei locali dovrebbero abbassare i costi».
«PIETRA TOMBALE». Per il presidente del Comitato mobilità sostenibile, Pantaleo, la riapertura «era prevedibile. Trovo incomprensibili, invece», dichiara, «le motivazioni che hanno portato alla revoca della delibera 180: che cosa è cambiato in quella parte di città negli ultimi 10 anni? La decisione del commissario è la pietra tombale per un’isola pedonale ad Avezzano, mentre la vicenda mostra la scarsa democrazia vissuta in città, considerando il peso spropositato di una categoria (il comitato commercianti, ndc) nelle vicende pubbliche». Pantaleo censura anche il silenzio assordante dei partiti: «Avrebbero dovuto far conoscere la loro idea sull’argomento».
PIANO URBANO TRAFFICO. «La scelta di riaprire gli incroci», riprende Presutti, «è inopportuna e priva di logica. Peraltro si capisce che sta per essere affidato un nuovo incarico per la redazione del piano traffico che, invece, andrebbe coniugato con il piano urbano di mobilità sostenibile e il nuovo Piano regolatore generale. E poi gli eventuali danni alla pavimentazione chi li pagherà? Perché è certo che quell’opera, ideata per pedonalizzare, non reggerà al transito delle auto, mentre nella Settimana europea della mobilità sostenibile Avezzano va controcorrente e la politica è in silenzio totale rispetto a una scelta inopportuna. Forse non hanno idee per la città».
LA STRONCATURA DEL PROF. Il professor Marcello Sansone, docente dell’Università di Cassino, bolla la scelta come «inopportuna nei tempi, nella logica e nel merito. Il commissario spieghi almeno i criteri sostanziali che hanno ispirato la decisione: il mandato a tempo, data la complessità del tema e le implicazioni che ne derivano per la città», evidenzia ancora Sansone, «avrebbe richiesto maggiore prudenza. Anche chi oggi gioisce, comprenderà nel breve che il provvedimento non porterà benefici al commercio e alle attività di somministrazione che ripartiranno solo su base progettuale ampia attingendo a tante piccole città che hanno ripensato servizi, arredi, spazi strutture e avviato iniziative comuni e un patto sociale coi proprietari di immobili e il Comune di Avezzano per le tasse».
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