Avezzano, a 92 anni palpeggia la badante

L’anziano condannato in tribunale: sei mesi per atti di libidine violenta

AVEZZANO. Non ha saputo resistere alla tentazione offerta da quella donna che tutti i giorni si ritrovava dentro casa. Per questo un 98enne di Avezzano è stato condannato dal tribunale di Avezzano a sei mesi di reclusione.

L’accusa? Atti di libidine violenta nei confronti della sua badante.

Viste le circostanze la pena è sospesa, ma comunque le attenzioni particolari dell’arzillo anziano sono state punite. Oggi ha 98 anni. All’epoca dei fatti ne aveva quattro di meno.

Secondo il suo legale, l’avvocato Rosa Di Pietro, si è trattato solo di circostanze poco chiare, visto che quando il nonnino agiva non era perfettamente lucido. Considerata l’età avanzata, secondo l’avvocato, l’anziano non capiva che la donna da cui pretendeva attenzioni non era la moglie ma una badante. Dunque una donna pagata regolarmente, che si trovava nella sua casa solamente per occuparsi di lui e delle faccende di tutti i giorni. La lavoratrice, di origine straniera, all’inizio non si sarebbe preoccupata degli atteggiamenti dell’anziano.

Ma le molestie, col passare del tempo, sono diventate sempre più insistenti e imbarazzanti. Tanto da spingere la donna a denunciare quanto accaduto. Da qui il processo. Terminato con la condanna inflitta da parte del giudice del tribunale di Avezzano, Stefano Venturini.

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