Avezzano, chiuse due scuole: rischio crollo con una scossa

Ordinanza con effetto immediato per trasferire 523 alunni: trovate classi al Noesis, turni pomeridiani alla Marini

AVEZZANO. Il Comune chiude le due scuole vulnerabili in caso di terremoto. La decisione è arrivata ieri, dopo una giornata frenetica fatta di incontri e telefonate. L’ordinanza ha effetto immediato e impone il trasferimento di 523 alunni di elementari e materne. Con inevitabili disagi per le famiglie. Gli istituti sono quelli di via Cairoli, nel quartiere di Borgo Angizia, e di via Garibaldi.

Il provvedimento è scattato in seguito ai risultati delle verifiche di vulnerabilità sismiche, svolte dagli uffici comunali, che hanno attestato l'inidoneità dei due edifici a ospitare scuole. «I risultati forniti dai tecnici parlano chiaro», sottolinea il sindaco Gianni Di Pangrazio, «quelle strutture, che ospitano centinaia di ragazzi e operatori scolastici, non hanno superato i test di sicurezza sismica delle normative attuali. L'ordinanza di chiusura immediata, mirata alla salvaguardia della sicurezza di chi utilizza quelle strutture, è stata la naturale conseguenza».

Alunni e operatori scolastici di via Cairoli (10 classi con 193 alunni di scuola elementare; 3 sezioni con 78 bambini della materna) saranno trasferiti nella struttura privata Noesis in via Saragat (la stessa che per un periodo ha ospitato anche gli studenti del Liceo Classico). Gli alunni di via Garibaldi, invece, (10 classi con 157 alunni di scuola elementare; 4 sezioni con 95 alunni di scuola materna) saranno spostati in via provvisoria nell'edificio della scuola Marini in via Pereto. In quest’ultimo caso per i 252 alunni si profilano turni pomeridiani. I trasferimenti dovrebbero avvenire entro un paio di giorni.

L'ordinanza poggia le basi sull'indice di vulnerabilità sismica, dato dal rapporto tra la capacità di resistenza dell'edificio all'azione sismica e quella prevista dalla normativa (Ntc 2008), risultato inferiore a 0,20. L'assessore ai Lavori pubblici, Patrizia Petricola, e il dirigente di settore, Francesco Di Stefano, si sono attivati per individuare le strutture alternative. Il sindaco Di Pangrazio, ieri pomeriggio, ha incontrato i dirigenti scolastici.

«È stato un tour de force», afferma l’assessore Petricola, «ma quando c'è in gioco la salvaguardia delle persone non si può indugiare».

Il sindaco ha dato mandato all'assessore ai Lavori pubblici e al dirigente di individuare risorse pubbliche per l'adeguamento delle due strutture. Difficile prevedere che cosa accadrà.

Dopo il sisma del 2009, in tutti gli edifici furono compiute verifiche. In via Garibaldi fu demolito in fretta e furia un piano sopraelevato. Ma per il resto le due scuole furono dichiarate agibili e fino a ieri mattina hanno continuato a ospitare bambini. Sembra un po’ di rivedere ciò che è accaduto con lo Scientifico. Vicenda tutt’altro che conclusa.

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