Avezzano, la rabbia sfila in corteo

Grande mobilitazione anche nella Marsica, alunni in prima linea nonostante il freddo pungente

AVEZZANO. “La Marsica marcia per la giustizia, sì al referendum”, “Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto, la terra di nessuno”, “Il tribunale chiude, la giustizia trasloca, la Marsica muore”. Sono solo alcuni degli slogan portati in corteo ieri per il centro della città. I circa 1.500 partecipanti alla marcia, nonostante il freddo polare e la nebbia, si sono mobilitati per dire “No alla soppressione del tribunale”. Hanno partecipato rappresentanti dei Comuni marsicani, associazioni di categoria, ordini professionali, sindacati e molti commercianti. Presente anche il sindaco di Sulmona, Peppino Ranalli, a fianco al collega di Avezzano, Gianni Di Pangrazio e al presidente della Provincia, Antonio del Corvo. Ad aprire il corteo, gli studenti delle scuole elementari e medie insieme con i rappresentanti di istituto delle superiori. «Anche se siamo molto giovani», commenta Michela Nicolai, portavoce degli studenti, «comprendiamo il valore di questo referendum, perché il tribunale è fonte di lavoro di questo territorio e la sua mancanza toglie anche a noi prospettive». I partecipanti si sono intrattenuti davanti al tribunale. C’era anche il procuratore della Repubblica, Maurizio Maria Cerrato, al fianco degli avvocati del consiglio dell’Ordine, che hanno sfilato in toga, guidati dal presidente Sandro Ranaldi, i rappresentanti dell’associazione italiana dei giovani avvocati e tanti dipendenti del tribunale. «Il referendum lo abbiamo creato non solo per gli avvocati», introduce Fabiana Contestabile, presidente del comitato pro referendum, «ma per tutti i cittadini, cui una legge ingiusta vuole depredare il diritto ad avere un presidio di legalità». La Contestabile ha portato anche il saluto del presidente del tribunale, Eugenio Forgillo. Gli interventi sono stati introdotti dal consigliere regionale Gino Milano. Qualche contestazione verso la senatrice Stefania Pezzopane (Pd), quando ha sottolineato che non era ancora in Parlamento quando la legge della riorganizzazione della geografia giudiziaria è stata proposta. Molto apprezzata dagli organizzatori la presenza sia della Pezzopane che della senatrice Enza Blundo che commenta: «Deve essere un vanto per la Marsica avere i fautori della proposta del referendum». A prendere la parola anche don Aldo Antonelli, che ha letto il saluto del vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, e presente anche come rappresentante di Libera. «Il Comune di Avezzano ha fatto una proposta per acquisire lo stabile del tribunale», commenta il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio (Pd), «questo governo non ha nessun motivo per chiuderlo perché non rappresenta una spesa». In chiusura gli interventi di Giampietro Nonni, a nome dei dipendenti, Rita Tiburzi, per i genitori dei disabili del centro San Domenico, che rischia la chiusura, e il sindacalista Antonello Tangredi.

Magda Tirabassi

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