Avezzano rende onore al generale Gandin

Raduno al monumento per la Libertà dei popoli: l’eroe marsicano fu trucidato dai tedeschi a Cefalonia

AVEZZANO. Pioggia e freddo non hanno impedito la celebrazione ad Avezzano della ricorrenza del 25 aprile, chiamata anche Festa della Liberazione, che avvenne 71 anni fa con la fine dell’occupazione tedesca in Italia.

Quest’anno il corteo – dopo aver onorato la memoria del generale Antonio Gandin – sarebbe dovuto partite dal piazzale della polizia locale, nel quartiere di Borgo Pineta. Invece proprio a causa del maltempo il programma ha subìto un repentino mutamento e grazie alla disponibilità del parroco don Vincenzo De Mario il raduno si è svolto all’interno della chiesa della Madonna del Passo.

Qui ci sono stati gli interventi dello stesso parroco, del sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, e del presidente dell’Assoarma di Avezzano, il capitano Floriano Maddalena.

La cerimonia è proseguita nel parco adiacente la chiesa con la deposizione delle corone ai due monumenti dedicati all’Alpino e alla Libertà dei popoli. Il sindaco Di Pangrazio, nel suo discorso, ha fatto leva sui temi della pace, dell’accoglienza, della solidarietà, citando Papa Francesco ed esortando alla tolleranza e alla civiltà tra i popoli. Il capitano Maddalena ha ricordato la tragedia sull’isola greca di Cefalonia, che vide protagonista il generale avezzanese Antonio Gandin, comandante della Divisione Acqui, trucidato dai tedeschi assieme ai suoi soldati, preferendo il martirio alla resa incondizionata. A Gandin, per questo eroico comportamento, è stata concessa la medaglia d’oro al valor militare. Questa la motivazione: «In difficile situazione politico militare, quale comandante della difesa di un’isola attaccata con forze preponderanti dal mare e dal cielo, riusciva con le poche forze a sua disposizione in un primo tempo a stroncare l’azione nemica, successivamente a contenere palmo a palmo l’avanzata dell’avversario sempre crescente in forze. Catturato dal nemico coronava col supplizio stoicamente sopportato l’eroismo e l’alto spirito militare».

Hanno partecipato alla cerimonia di ieri i rappresentanti delle associazioni d’Arma, autorità civili e militari, i rappresentanti delle associazioni di volontariato e semplici cittadini.

©RIPRODUZIONE RISERVATA