in tribunale

Avezzano, truffa nuovo municipio: assolto l’ex assessore Ridolfi

Il giudice: il fatto non sussiste per l'ex responsabile dell'Urbanistica. Resta il rito abbreviato per altri tre imputati

AVEZZANO. È stato assolto perché il fatto non sussiste. Per il consigliere comunale, Vincenzo Ridolfi, ex assessore all’Urbanistica del Comune di Avezzano, è la fine di un incubo durato quasi tre anni. Era accusato di truffa aggravata per aver causato la lievitazione dei costi per la realizzazione del nuovo municipio della città. Ora esce dall’inchiesta avviata nel 2005 dalla procura della Repubblica di Avezzano e legata alla realizzazione dell’immobile nella zona nord di Avezzano che avrebbe dovuto ospitare tutti gli uffici comunali. «Vorrei commentare la sentenza in un secondo momento», ha dichiarato a caldo il consigliere comunale, «sono ancora frastornato dalla vicenda e quindi è giusto rinviare ogni valutazione in un momento di maggiore lucidità. Voglio però ringraziare i miei legali per aver contribuito a dimostrare la mia estraneità e che non ho mai commesso alcun tipo truffa». Per Ridolfi l’accusa aveva chiesto un anno e sei mesi di reclusione. L’edificio, costato finora oltre cinque milioni di euro, non è mai stato completato proprio a causa dell’eccessivo aumento dei costi. Ridolfi, secondo l’accusa, aveva firmato una perizia stralcio di variante ai lavori che avrebbe consentito a una società di realizzare e migliorare la funzionalità dell’edificio con costi ulteriori, senza l’attuazione di procedure pubbliche di appalto. Ma la sentenza dice cose diverse. Ieri mattina ci sono state le conclusioni della parte civile, rappresentata dall’avvocato Leonardo Casciere e della difesa, con gli avvocati Roberto Verdecchia e Alfredo Iacone. La vicenda, però, non è conclusa. Sotto processo per lo stesso reato ci sono ancora tre persone, il tecnico Massimo De Sanctis, il professionista Paolo Santoro e l’imprenditore Goffredo Mascitti, che hanno chiesto ed ottenuto il giudizio con il rito abbreviato.

Pietro Guida

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