Bagno, casette di legno a 57 famiglie

Consegnate da Bertolaso tra le polemiche. Le associazioni: troppe esclusioni.

L’AQUILA. Taglio del nastro, per i primi 57 Moduli abitativi provvisori nella frazione di Bagno, in un complesso che ne ospiterà complessivamente 197. Un appuntamento a cui, nonostante l’imminente partenza per Haiti, non ha voluto rinunciare il capo dela Protezione civile, Guido Bertolaso. Ma il consueto calore che accompagna le visite istituzionali del sottosegretario è stato stemperato dalle perplessità delle associazioni locali e di alcuni rappresentanti di circoscrizione che non hanno nascosto le loro perplessità sui criteri di assegnazione.

I Map sono inseriti in una location naturale che si affaccia sulla conca, guardando verso il Gran Sasso, in corrispondenza degli alloggi del Progetto Case di Bazzano. «Avevo preso l’impegno di consegnare queste case», ha spiegato Bertolaso, «che rappresentano un po’ un simbolo della nostra azione, si tratta di una frazione dell’Aquila che aveva troppi problemi di progettazione per accogliere gli alloggi del progetto Case, in tal senso, i Map sono una risposta importante». Bertolaso si è detto soddisfatto del lavoro svolto sino ad ora dal suo dipartimento. «In meno di dieci mesi», ha spiegato, «abbiamo costruito alloggi, appartamenti, creando le condizioni per permettere a tutti quelli che hanno perso le proprie abitazioni di poter vivere in condizioni assolutamente normali e tranquille, in condizioni da ricostruire la propria abitazione distrutta dal terremoto, evitando container, baracche e tante soluzioni che appartengono al passato». Una risposta di tutto il sistema Italia.

«La nostra nazione», ha sottolineato Bertolaso, «si avvale dei nostri militari dell’esercito che hanno costruito le nostre case, dei vigili del fuoco, dei nostri volontari di protezione civile, ma soprattutto di una comunità molto più attenta che pretende delle risposte vere, ma che trova uno Stato in grado di darle». ASSEGNAZIONI. Tra la soddisfazione generale per uno dei complessi meglio riusciti di tutto il comprensorio, c’è la preoccupazione per chi rimane fuori. «Tutte le persone che avevano fatto richiesta di autonoma sistemazione al censimento estivo», ha spiegato Tonino De Paulis, presidente della pro-loco di Bagno, «sono per il momento fuori dagli elenchi di assegnazione. C’é da dire», ha aggiunto, «che il modulo del censimento distribuito ad agosto non prevedeva la possibilità dei Map, in quanto il piano delle frazioni è stato elaborato in seguito.

Inoltre, noi abbiamo elaborato un elenco di 197 nuclei con le case E o F in zona rossa per rappresentare il fabbisogno abitativo di quest’area, non possono adesso riempire questi alloggi con nuclei provenienti da tutto il capoluogo». Secondo le stime, restano fuori, per il momento, 45 nuclei. «Troveremo una soluzione anche a questo problema», ha assicurato Bertolaso, «farò fare un’analisi accurata dal prefetto per avere elementi più precisi, poi ne parlerò con il sindaco, per trovare una soluzione, in quanto la disponibilità degli alloggi c’è, si tratta di superare quei vincoli burocratici che abbiamo sempre cercato di mettere da parte». Le consegne in un cantiere coordinato dal tenente colonnello Pier Franco Rondelli saranno completate in due scaglioni, il 29 gennaio e il 14 febbraio. Oggi intanto, verranno consegnati a Capestrano i primi moduli abitativi del paese in località Palmara.