Balconi, Codacons parte civile

L’associazione consumatori lancia un’azione risarcitoria per gli 800 sequestri in cinque new town

L’AQUILA. Il Codacons lancia un’azione risarcitoria in favore dei cittadini aquilani. L’associazione consumatori si costituirà parte civile nell’inchiesta sul crollo, avvenuto lo scorso settembre, di un balcone in un alloggio antisismico del Progetto Case di Cese di Preturo.

Inchiesta che ha portato all’iscrizione, nel registro degli indagati, di 39 persone per alcune ipotesi di reato, tra cui il crollo colposo e la frode nelle pubbliche forniture. Ad annunciare l’iniziativa è lo stesso Codacons, che sull’episodio ha già presentato un esposto alla Procura dell’Aquila «affinché si faccia chiarezza sulle responsabilità delle aziende che hanno fornito il legno e hanno realizzato gli insediamenti».

I cittadini potranno aderire all’azione risarcitoria compilando il modulo pubblicato sul sito www.codacons.it e costituirsi parte offesa nel procedimento penale aperto, «avviando così l’iter per ottenere il risarcimento, anche in assenza di danni certi e solo per i pericoli corsi».

«Crediamo sia doveroso far valere i diritti dei cittadini dell’Aquila, già duramente provati dal sisma del 2009», afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi. «Per tale motivo invitiamo tutti i residenti a partecipare all’azione congiunta e a chiedere il giusto risarcimento nei confronti dei soggetti che saranno ritenuti responsabili di illeciti, a danno dell’incolumità delle persone».

Il crollo del balcone è avvenuto nella piastra 19 del progetto Case di Preturo. Il gip del tribunale, nei giorni scorsi, ha disposto l’apposizione dei sigilli su 800 balconi uguali a quello crollato in 494 alloggi siti in cinque degli insediamenti del Progetto Case e il sequestro di una palazzina a Cese di Preturo.

Monica Pelliccione

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