Bancomat, la nuova truffa dei soldi incastrati

Barra d'alluminio trattiene le banconote, sequestri della polizia

L'AQUILA. «Aiuto, polizia, mi si sono incastrati i soldi nel bancomat». L'insolita chiamata raggiunge la sala operativa della questura da dove immediatamente partono le pattuglie. Mentre il cittadino si distrae, magari preso dal panico, qualcun altro sa bene come sbloccare quei soldi e sottrarli al proprietario. È una placca d'alluminio la nuova frontiera delle truffe perpetrate con gli erogatori di banconote. Una banda, con ogni probabilità di provenienza straniera, ha preso di mira il bancomat installato davanti a un istituto di credito di viale Corrado IV.

È qui che i poliziotti della squadra Volante e della Scientifica (nella foto un bancomat manomesso) sono intervenuti su segnalazione di alcuni cittadini che, espletate le operazioni preliminari per effettuare il prelievo del denaro, attraverso l'inserimento della tessera e la digitazione del codice segreto, a un certo punto non hanno visto uscire i soldi. Le banconote, infatti, sono rimaste incastrate a causa dell'inserimento di una barra di alluminio applicata alla fessura dello sportellino. In questo modo, secondo quanto accertato dalla polizia, quel denaro trattenuto viene recuperato, in una fase successiva, dai malintenzionati, non appena il malcapitato si allontana dallo sportello bancomat.

Le segnalazioni sono state diverse, tanto che la polizia ha provveduto a controllare anche altri bancomat. Le placche di alluminio sono state disinserite e sequestrate, in attesa degli ulteriori accertamenti. Al momento non si conosce il numero di persone che hanno perso i soldi nelle operazioni di prelievo.

Sempre in tema di sicurezza, Confindustria e Telecentral chiederanno a Telespazio l'uso della sua banda satellitare per controllare il territorio. È quanto emerso nel convegno di ieri. «L'Aquila ha un patrimonio artistico enorme da proteggere», hanno dichiarato Fabio Spinosa Pingue, presidente di Confindustria L'Aquila e Giancarlo Liberatore, direttore generale Telecentral Spa. «Oggi è tutto a cielo aperto, a breve a cantieri aperti. Non sarà facile, nel prossimo futuro più di oggi, prevenire possibili atti criminali alle cose e alle persone. Dall'incontro con le istituzioni è nata l'idea di offrire all'Aquila un controllo satellitare a basso costo: chiederemo a Telespazio l'uso di una delle sue bande a un costo di favore. Glielo chiediamo subito, sarebbe un'opportunità unica, un atto di solidarietà da parte di Telespazio». (e.n.)

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