«Bene la Rems a Barete, ma va migliorata»

Le associazioni sulla residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza: sia l’unica in Abruzzo

L’AQUILA. Il comitato StopOpg Abruzzo, che riunisce molte associazioni, chiede che la Rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Barete sia la sola in Abruzzo a ospitare coloro che stanno per lasciare gli ospedali psichiatrici in base alla legge 81 che ne prevede la chiusura. «Il 4 aprile l’Asl ha inaugurato la Rems a Barete», è scritto in una nota, «struttura realizzata bene e a tempo di record dopo l’affidamento dell’incarico avvenuto a firma del presidente D’Alfonso solo nel luglio 2015. Come comitato StopOpg abbiamo chiesto alla precedente giunta Chiodi e all’attuale giunta D’Alfonso di revocare la scelta di realizzare la Rems nell’Asl di Chieti e nel Comune di Ripa Teatina, con l’utilizzo dell’intero finanziamento stanziato dalla legge 81 pari a oltre 4 milioni e 700mila euro. Anche negli incontri avuti in assessorato regionale abbiamo sempre richiesto alla Regione di rimodulare il programma al ministero individuando una struttura più piccola come numero di posti e con minore costo di realizzazione, destinando il resto del finanziamento alla riqualificazione dei servizi pubblici di salute mentale per permettere anche la realizzazione dei progetti terapeutico-riabilitativi individuali finalizzati alle dimissioni degli internati e all’applicazione da parte della magistratura della misura di sicurezza alternativa all’internamento. Esprimiamo soddisfazione per la scelta della Rems di Barete e anche per le dichiarazioni dell’assessore Paolucci sulla rinuncia alla Rems definitiva di Ripa Teatina, ribadendo comunque che è indispensabile procedere prontamente alla presa in carico dei pazienti da parte dei Dipartimenti di salute mentale con progetti terapeutici-riabilitativi finalizzati alla completa valutazione dell’effettiva necessità del trasferimento in Rems e quantomeno per definire da subito nello stesso progetto i tempi di permanenza per ciascuna persona, rispettando l’obbligo di legge di inviare entro 45 giorni dall’ingresso il programma alla magistratura e al ministero della Salute, per garantire che le misure alternative alla detenzione siano la norma e non l’eccezione. È indispensabile che la Regione Abruzzo provveda a revocare la determina che individua la Rems a Ripa Teatina, rendendo definitiva la scelta di Barete e rimodulando il programma al ministero per destinare i milioni di euro residui alla riqualificazione dei servizi regionali di salute mentale. Questo chiediamo alla Regione e questo ci auguriamo possa essere ottenuto grazie all’aiuto del commissario Franco Corleone. La Rems aquilana è stata realizzata bene e grande deve essere l’impegno degli operatori a caratterizzarla nella funzione terapeutica non custodialistica, aperta al territorio, attraversabile dalle associazioni e in stretto collegamento con la rete dei servizi socio-sanitari territoriali».