assemblea cittadina

Beni artistici chiesto un piano di recupero

L’AQUILA. Il tavolo tecnico della ricostruzione artistica interviene sulla questione del recupero del patrimonio artistico dell’Aquila e risponde alla Soprintendenza per i Beni storici e artistici...

L’AQUILA. Il tavolo tecnico della ricostruzione artistica interviene sulla questione del recupero del patrimonio artistico dell’Aquila e risponde alla Soprintendenza per i Beni storici e artistici dell’Abruzzo.

«Con una lettera aperta del marzo scorso indirizzata alla soprintendente per i Bsae, Lucia Arbace, l’assemblea cittadina esprimeva la sua preoccupazione sul paventato trasferimento di una parte delle opere del Museo nazionale d’Abruzzo, depositate dopo il sisma nel Museo Paludi di Celano, in altre sedi espositive», si legge in una nota. «Con la risposta di giugno la soprintendente dava una serie di informazioni sulla vicenda», prosegue la nota, «dal tour attuato con l’esposizione di alcuni capolavori in sedi nazionali e internazionali, all’assoluta carenza di adeguati spazi dove ubicare le varie collezioni, alla prevista apertura del nuovo Museo nell’ex mattatoio» e altri argomenti. «Nella lettera aperta di risposta l’assemblea cittadina, ha posto una serie di domande sul futuro dell’intero sistema museale dell’Aquila».

«Molte le criticità messe in risalto, tra cui le scarse risorse finanziarie stanziate per il recupero patrimonio artistico deturpato dal sisma: per la Fortezza Spagnola sono disponibili 5 milioni di euro a fronte dei 25 necessari; per la basilica di Santa Maria di Collemaggio, a parte i 3 milioni di euro utilizzati per la messa in sicurezza e la copertura del tetto, non risultano stanziate altre somme. La stessa cosa può dirsi per altre sedi museali, come il complesso di Santa Maria dei Raccomandati, al Corso, di proprietà del Comune, o per i restauri sia delle opere d’arte depositate al Museo Paludi di Celano, che per i numerosi cicli di affreschi presenti in chiese, conventi e palazzi gentilizi della città (Cappella Branconio nella chiesa di San Silvestro, Palazzo e Casino Branconio, Palazzo Fibbioni)».

«Altri quesiti sono stati posti per altre due vitali questioni», si legge ancora, «e cioè l’applicazione della “legge del 2%” che consentirebbe, già per le somme stanziate per progetti di recupero di alcuni edifici pubblici, di acquisire opere d’arte contemporanea per un valore complessivo di oltre 6 milioni di euro; il rifacimento del sito Internet della soprintendenza, attualmente del tutto inadeguato per informare compiutamente sulle opere danneggiate, sui restauri in corso e così via». «Per queste e altre ragioni, l’assemblea cittadina ha programmato un nuovo incontro-dibattito con l’assemblea cittadina dal titolo “L’Aquila capitale europea della cultura 2019: retorico slogan o meravigliosa constatazione dell’avvenuta rinascita d’una città più bella e intelligente di prima?”».