Berlusconi apre le case in diretta tv

Fossa, oggi consegna di 16 alloggi del Friuli rinviata causa scarlattina.

L’AQUILA. Sconfitta la scarlattina, Berlusconi torna all’Aquila per inaugurare le case di Fossa, che avrebbe dovuto aprire il 27 ottobre scorso. Sarà una visita sotto l’occhio delle telecamere, dato che è previsto il collegamento con la trasmissione di Raiuno «La vita in diretta». Entreranno nelle nuove case 38 persone.

Inoltre, vista la concomitanza con la giornata delle Forze armate e dell’unità nazionale, il presidente del Consiglio ringrazierà i militari impegnati in Abruzzo nell’operazione «Gran Sasso». Il premier sarà a Coppito alle 11,30 per assistere alla firma di un protocollo tra il ministro per i Beni culturali Sandro Bondi e il segretario generale della Cei Mariano Crociata. Poi pranzerà alla mensa della Finanza con rappresentanti di forze armate e Protezione civile e alle 15 sarà a Fossa. È la visita numero 24 dal giorno dopo il terremoto. Berlusconi inaugurerà il villaggio realizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia che, a differenza degli altri sorti nel territorio del cratere, non è provvisorio ma dopo l’emergenza verrà riconvertito come villaggio turistico o per alloggi a servizio degli universitari. Il villaggio si trova in località San Lorenzo, non distante dalla necropoli.

Alla cerimonia interverranno, tra gli altri, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo, gli assessori regionali alla Protezione civile Riccardo Riccardi, e alle Risorse economiche e finanziarie Sandra Savino, il sottosegretario e capo della Protezione civile nazionale Guido Bertolaso, l’ex assessore regionale alla Protezione civile Vanni Lenna e il sindaco di Fossa Luigi Calvisi. La cerimonia, secondo quanto messo a punto fino a ieri, dovrebbe durare circa un’ora. A fare gli onori di casa sarà il sindaco Calvisi, che ha girato mezza Italia per reperire le risorse necessarie per arrivare a questa realizzazione piccola ma importante per la sua comunità.

Il villaggio «Friuli Venezia Giulia» è costituito da sedici unità abitative, completamente rifinite anche con l’arredamento interno, con una superficie utile di circa 50-55 metri quadrati per un costo di 1,8 milioni di euro. Il villaggio è stato realizzato grazie all’impegno finanziario di Regione, Confindustria regionale, Legacoop Friuli Venezia Giulia e da numerose donazioni private, tra cui quelle della Banca di Cividale e delle Casse edili di Udine, Pordenone e Trieste.

Nelle 16 nuove case tutto è pronto per accogliere i primi residenti. Si tratta di 38 persone che hanno perso la propria abitazione a causa del terremoto. Nei giorni scorsi i lavori nel villaggio hanno subìto un’accelerazione.