Martedì il Senato riprenderà l’esame del Decreto legge che pone fine alle emergenze in Abruzzo e Campania

Bertolaso: presto un vice e poi lascio

La replica al Pd contrario a Protezione civile spa e al doppio incarico

ROMA. Si è ripetuta in Senato la battaglia sulla Protezione civile spa. L’esame del Decreto legge sulla fine delle emergenze - quella dei rifiuti in Campania e del terremoto in Abruzzo - era filato via abbastanza liscio in aula, con i senatori quasi distratti. Il clima si è infiammato quando è iniziato l’esame degli emendamenti al terzo e più corposo capitolo del provvedimento, quello che riguarda il riassetto della Protezione civile e la sua trasformazione in Società per azioni, sia pure con capitale interamente pubblico.

Si tratta di tre articoli - dal numero 14 al 16 -, ma il fuoco di fila delle opposizioni si è concentrato in particolare sull’articolo numero 15 con la previsione, confermata peraltro dal voto in aula, della possibilità per il Capo del dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso di conservare fino al 31 dicembre 2010 il «doppio incarico» di Capo della Protezione e di sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

Una scelta che il Partito democratico ha contestato con fermezza sul piano istituzionale, senza mai farne una questione personale almeno nell’intervento del vice presidente dei senatori. Luigi Zanda ha infatti elogiato i risultati conseguiti da Bertolaso nel suo duplice ruolo e gli ha dato atto del consenso di cui gode la Protezione civile nel Paese. Ma il tentativo scoperto di politicizzare la Protezione, come accadrebbe per Zanda con l’approvazione dell’articolo numero 15, non può essere accettato dal Pd.

E’ la sovrapposizione dei ruoli - quello amministrativo di responsabile con quello politico di sottosegretario - che rischia, secondo Zanda, di lesionare gravemente il profilo normativo di due figure non sovrapponibili in nessun ordinamento liberale.
Per ragioni diverse, ma non dissimili, anche il senatore del Pdl Mario Baldassarri, presidente della commissione Finanze e politicamente vicino al presidente della Camera Fini, ha messo in guardia l’Aula dal votare un articolo che minaccia di sottrarre la Protezione dal suo ruolo di strumento civile al servizio della comunità per farne un pezzo del più generale spoil system politico. Baldassarri ha annunciato che si asterrà al momento del voto.

Si asterrà anche, dall’opposizione, il senatore Francesco Rutelli, leader di Alleanza per l’Italia. E’ giusto dotare la Protezione di un grande potere al quale deve necessariamente corrispondere una penetrante capacità di controllo da parte della Pubblica amministrazione. Guido Bertolaso si é difeso, dai banchi del governo, evitando sbavature polemiche. Liquidato come un fatto temporaneo il doppio incarico, ha ricordato di aver chiesto al governo da almeno un anno di essere prepensionato. Bertolaso ha dato il suo assenso all’emendamento che stabilisce un solo emolumento per i due incarichi e ha confermato che sarà quanto prima affiancato da un vice pronto a rilevarlo sul piano operativo, non appena il presidente del Consiglio avrà deciso e trovato il ministero da affidargli.
Martedì prossimo l’Aula del Senato riprenderà l’esame degli emendamenti per concludere, forse il giorno stesso, con il voto finale e consegnare il provvedimento all’esame della Camera.