Ma ora decide il Tar 

Bimba esclusa da scuola, è scontro 

L’Asl precisa: «I genitori furono convocati per la vaccinazione»

L’AQUILA. L’Azienda sanitaria locale dice la sua in relazione alla vicenda che pende al Tar riguardante l’esclusione della scuola di una bambina perché non vaccinata. I genitori, nel ricorso presentato dagli avvocati Ubaldo Lopardi e Alessia Giovannelli finalizzato a ottenere la sospensiva del provvedimento, hanno sostenuto, tra le altre cose, che i genitori della bambina avevano chiesto, senza ottenerlo, un incontro con la Asl al fine di disporre la profilassi.
La Asl, in uno scarno comunicato, contesta questa asserzione. «La Asl», si legge in una nota dell’Ufficio stampa, «ha inviato ai genitori della bambina tutte le lettere di convocazione previste dalla legge e anche la relativa documentazione chiesta dal Tribunale amministrativo regionale. Da parte della nostra azienda, quindi, non c'è stata alcuna omissione o inadempienza».
E, probabilmente, sarà questo il punto più importante al centro delle valutazioni che i giudici amministrativi faranno per decidere la controversia.
Un carteggio, comunque, deve esserci stato, per cui i magistrati non dovrebbero avere difficoltà, almeno su questo singolo aspetto a capire chi ha ragione.
Una delle contestazioni fatte riguarda il fatto che in quella scuola presenziano contestualmente alunni tra i 6 e gli undici anni per i quali le vaccinazioni obbligatorie non sono un requisito di accesso. (g.g.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.