Bollette del gas non pagate utenze a rischio distacco

La società di recupero crediti vuole 10 milioni e dà gli otto giorni al Comune Il debito dovuto alla morosità dei nuclei familiari che vivono nel Progetto Case

L’AQUILA. «Gentile utente, da un controllo risulta che, alla data odierna, non sono stati ancora pagati alcuni importi per fatture già scadute. Pertanto la invitiamo a regolarizzare la sua posizione contabile entro e non oltre 8 giorni dalla ricezione della presente lettera. In caso contrario, saremo costretti a interrompere il servizio». Questo il contenuto della lettera che la Sace, società di recupero crediti, ha fatto recapitare ieri al Comune dell’Aquila per conto dell’Enel gas. Ciò significa che c’è tempo fino a lunedì prossimo per pagare i consumi del Progetto Case, dopodiché «verranno chiusi i rubinetti del gas», dice l’assessore al Bilancio Lelio De Santis. Circa 10 i milioni da pagare all’Enelgas per il periodo che va fino a giugno 2013. «Di questi 7,4 sono stati rateizzati in 24 rate da 310mila euro ciascuna», ricostruisce De Santis, «mentre sono rimasti fuori tre milioni». Ed è proprio su questa somma che l’Enelgas ha inferto un «colpo basso» al Comune cedendo il credito alla Sace, che ora bussa alle porte dell’amministrazione comunale con toni perentori. Questa volta, però, l’assessore non intende darla vinta all’Enelgas e ieri stesso ha inviato una lettera alla società, in cui si afferma, tra l’altro, «che l’Enelgas si è comportata sempre scorrettamente con L’Aquila, trattata alla stregua di un qualsiasi utente moroso. Invece, è una città che ha sulle spalle la tragedia del terremoto e le conseguenze della gravosa gestione di una comunità che cerca di riorganizzarsi». La diffida della Sace si aggiunge, infatti, a tutto il resto: alloggi delle new town che cadono a pezzi, difficoltà nel regolare il calcolo dei consumi, costi di manutenzione insostenibili, e così via. Mentre il conto alla rovescia per il distacco del servizio è già partito, il Comune ha deciso di operare su due diversi fronti: quello della ricerca delle somme da pagare subito alla società di riscossione, controllata da Cassa depositi e prestiti e la risposta per le rime alle due società. «D’altra parte le amministrazioni hanno i loro tempi tecnici, è impensabile che riusciremo a pagare da un giorno all’altro», aggiunge De Santis. Difficile da far capire a organizzazioni che si basano su sistemi tutti automatizzati. «L’Enelgas sta usando da sempre una rigidità assurda», tuona ancora l’assessore al Bilancio, «mentre continua a lucrare sulle spalle dei terremotati. Vorrei ricordare che a causa di queste morosità si è rifiutata di procedere all’allaccio del contatore in un centro anziani». Costo che alla fine si è accollato l’amministrazione. Intanto, però, la morosità nei confronti delle società aumenta a causa dei mancati pagamenti delle bollette da parte di molti degli inquilini del Progetto Case. Una morosità tornata a sfiorare negli ultimi mesi il 70%.

Marianna Gianforte

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